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Collina: "Un Var più democratico per il futuro"

di Marina Beccuti

Pierluigi Collina è stato intervistato da TMW Radio all'interno della trasmissione Tutti Convocati. Con il Presidente della Commissione Arbitri della FIFA e membro dell'IFAB si è parlato soprattutto del Var e del suo utilizzo, oltre che la componente umana che c'è dietro alle decisioni.

Il Var ormai è dato per assodato in tutte le partite, dunque non si tornerà più indietro: "Dovremo cercare di continuare a migliorarlo, e proprio questo stiamo facendo in questi anni. Dobbiamo però far sì che il VAR venga applicato in maniera più omogenea in tutto il mondo, questo strumento deve diventare più democratico e quindi utilizzabile anche da Paesi con meno risorse umane ed economiche seppur in versione ridotta, in versione light".

Sulla componente umana che c'è dietro ad una decisione, Collina ha commentato: "Non dimentichiamoci che c'è sempre un uomo dietro al VAR. La componente umana è sempre fondamentale, parliamo infatti di una tecnologia al servizio dell'uomo. Va salvaguardata quindi la centralità dell'arbitro di campo come decisore finale. Negli episodi interpretabili è proprio il direttore di gara, e non l'arbitro al VAR, chi deve rivedere le immagini e prendere una decisione".

Sul discorso di poter un giorno applicare il tempo effettivo di gioco anche nel calcio, Collina ha detto: "Abbiamo cercato di lavorare in tal senso, non come IFAB ma come FIFA, cercando di aumentare i minuti di recupero all'interno di un match. Il Mondiale del 2018 ha rappresentato la svolta, visto che siam passati da tre a sei minuti di recupero. Abbiamo parlato nello specifico anche del tempo effettivo, ma già ora direi che non siamo lontani dai 60 minuti di tempo effettivo a partita".