Cronacaqui - Toro, Rosina: "Più che un addio un arrivederci"
Fonte: www.cronacaqui.it
Ha lasciato il ritiro di Folgaria per mettersi in viaggio alla volta di Milano. Alle 16.30 ha varcato la porta dell’ufficio presidenziale della Cairo Communication insieme ai suoi due manager, il fratello Fabrizio e l’avvocato Beppe Bozzo. Alessandro Rosina e il suo entourage hanno parlato di affari (la cessione allo Zenit per una cifra che si aggira intorno ai 7/8 milioni di euro) con il presidente Cairo ma non solo. Insieme al massimo dirigente granata hanno ricordato quattro anni intensi trascorsi insieme, tra gioie e dolori. Poi un abbraccio, una pacca sulla spalla: «In bocca al lupo Ale». «Ti seguirò anche in Russia».
Fine di un’epoca
Un incontro commovente, racconta chi ha assistito alla scena. Con Rosina allo Zenit San Pietroburgo (oggi pomeriggio volerà in Russia per le visite mediche e la firma in calce ad un quadriennale da due milioni di euro) se ne va l’ultimo pezzo della prima “era Cairo”, quella che era cominciata con Toro-AlbinoLeffe nell’estate più calda della ultracentenaria storia granata. «Ma più che addio - racconta Alessandro - con il presidente Cairo ci siamo detti arrivederci. Ora vado in Russia e cominciare una nuova avventura in un calcio che vuole arrivare ai vertici».
La carriera
L’ormai ex capitano granata, come detto sopra, oggi sarà a tutti gli effetti un calciatore dello Zenit. Il fantasista lascia il Toro con un bottino di 143 gare disputate tra serie A e B con 34 gol segnati. I granata, con la sua cessione, realizzano una bella plusvalenza. Un vero e proprio affare se si pensa che Urbano Cairo - grazie al fiuto dell’allora ds Fabrizio Salvatori - lo pagò in due tranche dal Parma 1.2 milioni di euro.
Il retroscena
Un affare, quello tra Torino e Zenit, decollato nel fine settimana, sabato per la precisione, quando dalla Russia è arrivata la tanto sospirata offerta via e-mail. E proprio sabato l’affare ha rischiato seriamente di non andare in porto. All’ultimo, infatti, hanno provato ad inserirsi Bayern Monaco e Werder Brema. Ma Rosina aveva già dato la sua parola ai russi, soprattutto davanti ad un’offerta già formalizzata.
Reinvestire?
Intanto i tifosi del Toro ora si aspettano dal presidente Cairo che reinvesta parte dei soldi guadagnati dalla cessione di Rosina. Il ds granata Rino Foschi (era presente all’incontro con Alessandro e i suoi manager) continua a lavorare per consegnare un regista di centrocampo al tecnico Colantuono. Difficile arrivare a Massimo Loviso del Livorno, si tiene d’occhio il centrocampista del Cittadella Manuel Iori, senza trascurare la pista che porta a Piermario Morosini dell’Udinese. Infine, il nome venuto alla ribalta nelle ultime ore, è quello di Francesco Magnanelli del Sassuolo.
Paolo Casamassima