Darmian: “Bene la squadra e se si fanno buone prestazioni si è felici a livello personale”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il terzino destro pensa che prima si devono conquistare i punti per la salvezza e poi si può pensare ad altro. Appena terminata la gara con l’Atalanta è già proiettato alla prossima con il Milan.
Tre punti e una classifica sempre più allettante, un’altra domenica che merita di essere festeggiata?
“Sì sì, era importante conquistare oggi tre punti e non era facile riuscirci con un’avversaria come l’Atalanta che si è chiusa in difesa molto bene. A volte questo tipo di partite possono essere sbloccate da alcuni episodi come è avvenuto oggi, siamo contenti per i tre punti e guardiamo avanti perché sabato sera ci aspetta una trasferta difficile”.
L’Atalanta ha protestato molto in occasione dei due rigori a voi concessi perché il direttore generale Marino sostiene che lei nel secondo abbia fatto fallo nel recuperare il pallone. Come commenta l’episodio?
“Del primo rigore non ho rivisto le immagini quindi non posso giudicare, ci sta che loro si lamentino per aver perso una partita in questo modo per un episodio che può essere dubbio. Sul secondo non so, penso che possa essere rigore”.
Anche voi all’andata siete stati penalizzati, finisce per esserci una compensazione?
“Noi siamo scesi in campo senza pensare a cosa era successo all’andata, ma solamente a giocare questa gara e a portare a casa i tre punti che era la cosa più importante”.
A Parma c’era Prandelli in tribuna oggi no, ma la sua partita è stata particolarmente sopra le righe in senso positivo, contento?
“Mah, lavoro settimana dopo settimana e l’importante è che la squadra faccia bene e che io nel mio piccolo possa dare un contributo, poi è normale che se si fanno delle buone prestazioni si è felici a livello personale e soprattutto quando si vince si è tutti più felici”.
Mancano otto punti alla salvezza, cosa dovete fare nelle prossime diciassette partite per continuare a essere felici?
“Innanzitutto questi punti bisogna conquistarli e non è mai facile, poi bisogna, come ho detto, raggiungere il primo obiettivo il più velocemente possibile in modo da essere ancora più sereni e consapevoli della nostra forza così poi si giocherà più sciolti. Dobbiamo continuare così, siamo sulla strada giusta”.
Tra di voi nello spogliatoio vi sentite in grado di fare qualche cosa di grande che al Torino manca da troppi anni?
“Noi pensiamo partita per partita perché è inutile pensare a lungo termine e continuare a fare ciò che abbiamo fatto finora, in questo periodo arrivano anche i risultati ed é tanto di guadagnato”.
Ormai anche gli avversari vi considerano in modo differente?
“Noi cerchiamo di scendere in campo sempre concentrati e determinati in modo da fare la nostra partita e mettere in difficoltà l’avversario di turno e così faremo anche a San Siro e vedremo come andrà a finire”.
Non ci sarà Balotelli, è una buona notizia?
“Sì, è una buona notizia perché è un giocatore di qualità che può tirare fuori la giocata vincente in ogni momento, quindi la sua assenza é una nota positiva, ma il Milan ha una rosa talmente ampia e basta pensare a Pazzini che quando gioca segna sempre. Sarà dura, ma noi non ci tireremo indietro”.
Quando lei era nel vivaio del Milan il suo idolo era Maldini o Kakà?
“Kakà è un idolo per tanti attaccanti milanisti, ma per me che sono un difensore è normale che lo siano stati altri visto che ho avuto la possibilità di giocare con due tra i difensori più forti al mondo come Maldini e Nesta, sono stati loro i miei punti di riferimento, mi ha fatto piacere trascorrere degli anni con loro che erano e sono delle ottime persone prima che grandi calciatori. Secondo me per essere un campione prima bisogna essere un grande uomo e loro lo erano e lo sono tuttora, Maldini e Nesta mi davano grandi stimoli e a me faceva piacere”.