.

Davide Morello: "Ho voglia di dimostrare il mio valore"

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Tuttomercatoweb.com

Abbiamo intervistato in esclusiva Davide Morello, portiere svincolato, ma che fino alla scorsa stagione militava nel Torino, e con lui parlato del suo futuro. Ha dei contatti con alcune società e non esclude, se capita, un’esperienza all’estero. Vorrebbe avere l’opportunità di rifarsi in serie B e giocare in una piazza con un progetto valido e persone serie al posto giusto.

<b>Terminata l’avventura in granata nella prossima stagione quale porta difenderà?</b>
“Al momento non lo so ancora, ma nei prossimi giorni dovrei conoscere il mio futuro poiché ho dei contatti con alcune società e si sa che le trattative possono evolvere anche in brevissimo tempo e così potrei raggiungere in ritiro la mia nuova squadra prima di quanto si possa immaginare”.


<b>Lei ha trentaquattro anni e per un portiere è nel pieno della maturità calcistica, quali sono le sue prospettive?</b>
“Per come sono io e per come affronto la mia vita calcistica di appendere le scarpe al chiodo, al momento, non ci penso proprio perché è troppo presto. Ho grandi motivazioni e la volontà di proseguire in questo sport, sperando di trovare, il prima possibile, una società importante con un progetto adeguato e che voglia credere in me dandomi la fiducia che mi ha dato il Torino in questi anni. Ho grande voglia di scendere in campo per dimostrare tutto il mio valore”. 

<b>Che tipo di progetto sta cercando?</b>
“Sono stato chiamato anche da società di Lega Pro che mi hanno offerto progetti interessanti, ma non me la sono sentita di accettare perché vorrei dare ancora tanto continuando a cimentarmi in serie B, dove con il Torino ho militato nelle ultime stagioni, anche se ho giocato poco. Per questo vorrei rifarmi in serie B e so di poter dare il mio contributo, ecco perché non ho accettato le proposte, seppur lusinghiere, in Lega Pro. Ho stimoli alti e voglio dare risposte a me stesso per quel che riguarda la vita calcistica e quindi c’è tempo per scendere di categoria”.

<b>Lei è originario della Sicilia dopo l’esperienza a Torino spera di avvicinarsi a casa o questa non è una priorità?</b>
“No, non è una priorità, infatti, sto valutando anche delle proposte all’estero. La mia famiglia mi seguirebbe ovunque, come ha sempre fatto”.

<b>Lei andrebbe all’estero, ma in Italia è sempre più difficile giocare per un calciatore?</b>
“In Italia, ogni anno che passa, aumentano le tipologie di problemi. Ad esempio quest’anno in serie B molte società stanno puntando su portieri giovani e i parametri economici non sono più quelli dell’anno scorso e si guadagna di meno, in più molte società fanno fatica e quindi noi giocatori dobbiamo adattarci. In Italia c’è una crisi economica generale e di conseguenza è normale che ci sia qualche giocatore che valuti di andare all’estero, io personalmente prendo in considerazione questa possibilità soprattutto per fare un’esperienza di vita, che finora non mi è mai capitata, ma che è sempre stata un mio sogno fin da bambino. In questo momento in Italia, purtroppo, il calcio non ha una buona immagine a causa dei problemi che tutti conosciamo (calcio scommesse, ndr) e diventa difficile stare tranquilli sotto tanti punti di vista, speriamo che alla fine si faccia chiarezza e torni il calcio bello che c’era una volta, perché il calcio italiano non è paragonabile a quello delle altre nazioni, è indubbiamente il migliore”.

<b>Allora in bocca al lupo per il suo futuro con l’augurio che possa trovare una squadra di serie B dove fare il titolare.</b>
“Grazie, crepi il lupo. Sì la mia voglia è di scendere in capo e infilarmi i guanti, perché a Torino negli ultimi due anni diciamo che non ci sono state molte occasioni per me di giocare, ho trentaquattro anni, ma la voglia di giocare di un ragazzino. Il fatto di non voler scendere di categoria, seppur a fronte di un progetto con diversi anni di contratto, non è presunzione perché mi accontento anche di guadagnare di meno per avere l’opportunità di rifarmi fra i cadetti e giocare in una piazza magari non grande come quella di Torino, ma con un progetto valido e persone serie al posto giusto. Ho tanta voglia di dimostrare, a fronte anche degli ultimi due anni che non ho avuto molte possibilità, chi è Davide Morello”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ