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E' Giampaolo stesso a tirarsi fuori dal progetto. Come uscirne?

di Marina Beccuti

Non si sa se Marco Giampaolo pensa all'esonero o meno. Forse Urbano Cairo pensa alle dimissioni del mister, così da risparmiare sull'ingaggio pesante suo e dello staff. Sono tutte ipotesi, ma se così fosse la situazione sarebbe imbarazzante, pericolosa, beffarda e non se ne esce facilmente. Primo perchè cedere i giocatori della rosa che non hanno abbracciato il progetto del mister di Bellinzona è rischioso e non si può fare in blocco, soprattutto a gennaio. Comprare tanto per mettere qualche paletto non ha senso, perchè sono soldi gettati al vento. E Cairo, pur essendo oculato, qualche soldo l'ha speso, anche male, vedi Simone Verdi, con tutto rispetto, ma anche l'altro Simone, Zaza. E' come il cosiddetto cane che si morde la coda. Ma la situazione è esasperante per tutti. Quando un allenatore dice che ci vuole: "una vita" per gestire questa squadra, e: "che è diversa" dal suo modo di giocare, è detto tutto. E' come dire: "ma perchè mi hai scelto se poi non ho gli elementi giusti", appunto perchè non mi esoneri? La colpa non è certo di Giampaolo, non è nemmeno la scoperta del dopo, perchè si sapeva come giocava il mister e non è stata una novità scoprirlo.

Che fare? Un accordo si trova sempre, perchè al primo posto c'è l'interesse del Toro, della sua credibilità, non prendere in giro i tifosi, anche se allo stadio non possono andare. Nemmeno la storia va presa in giro, perchè prima o poi si ritorce contro. Con Giampaolo non se ne esce, lui non merita queste brutte figure e nemmeno la squadra. Se poi c'è altro, queste sono situazioni che vanno risolte internamente. Ma vanno risolte. La B non piace a nessuno e bisogna uscirne prima possibile. Il campionato sarà anonimo, ma almeno giocarlo, questo sì. Con dignità.


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