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El Kaddouri: “Sarebbe assurdo non credere alla qualificazione in Europa”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il trequartista vorrebbe restare al Torino perché si trova bene e desidera continuare a lavorare con Ventura. Per El kaddouri non c’è una squadra favorita nella lotta al sesto posto.

 

Vittoria con risultato sbloccato da un suo gol, tutto al meglio quindi?

“Sì, oggi è stata una vittoria importante perché ci fa stare lì con le altre grandi squadre a lottare per l’Europa nelle ultime tre partite, quindi è una giornata bella per tutto il mondo del Toro, per i tifosi e per me che ho segnato e dedico il gol a mia moglie”.

 

L’Udinese si è schierata con il 3-5-2 lo sapevate già prima dell’inizio o lo avete scoperto in campo? Come avevate preparato la gara?

“Avevamo preparato la partita pensando di affrontare l’Udinese con la difesa schierata con quattro uomini, però poco prima della partita il mister ci aveva detto che cosa avremmo dovuto fare se loro avessero giocato a tre, infatti, prima del fischio iniziale tutti avevamo capito che in difesa avrebbero giocato a tre. Con il lavoro che ci fa fare il mister sappiamo come giocare contro qualsiasi squadra”.

 

In occasione del gol si era accorto che Scuffet aveva coperto il cross e quindi ha mirato verso il primo palo?

“No, in occasioni di questo tipo i giocatori di solito calciano sul secondo palo e magari Scuffet mi avrebbe anticipato, quindi ho tirato sul primo e mi è andata bene”.

 

La sua quinta rete è un segnale anche indirizzato alla società e una sua richiesta di restare al Torino?

“Io a Torino sto bene,  quest’anno ho avuto un po’ di infortuni quindi non ho potuto rendere al cento per cento e so di poter fare meglio. Io vorrei restare, se la società vorrà temermi, per continuare a lavorare con il mister che mi ha fatto crescere molto”.

 

Le prossime tre partite sono alla vostra portata, ci credete veramente alla possibilità di mantenere il sesto posto?

“Sarebbe assurdo non credere adesso alla qualificazione all’Europa League, siamo lì, ci mancano tre partite, anche se saranno difficili perché il Chievo deve salvarsi, con il Parma sarà uno scontro diretto e infine con la Fiorentina è sempre una gara difficile, ma noi ci proveremo a realizzare il sogno per noi, per la città e per tutti”.

 

Qual è l’avversario che teme di più?

“In questo momento non penso che ci sia una squadra favorita, non conosco i calendari delle altre, penso al nostro e so che sono gare veramente difficili. Si qualificherà la squadra più forte”.