Fantacalcio, tutto il resto è noia
Fonte: tmw
Tempo d'estate, tempo di saldi di fine stagione, ma non solo. L'Italia ha liquidato, con un secco 3-0, l'Irlanda del Nord, nell'amichevole di sabato. Una partita, stile la meglio gioventù, una Nazionale sperimentale, che però lascia ben sperare per la Confederations Cup. Il calcio giocato latita, in vista della bella stagione, che sta per partire e quindi il mercato e le parole, la fanno da padrone. La campagna acquisti impazza e il primo colpo vero registrato oltre a Diego, che si è accasato a casa Juve, è quello in uscita di Kaka, che approda alle Merengues. Il Diavolo non ha resistito, al colore dei soldi, ed ha lasciato scappar via il Brasiliano. Nell'altra Milano, tutto in alto mare, perché ancora Ibra non ha deciso, dove approdare, per il prossimo campionato. I progetti di rafforzamento estivo, sono tutti ai nastri di partenza, ma nella Capitale, è già tempo di bilanci. Il primo bocciato di turno, sponda Lazio, è stato Delio Rossi, che ha preso la via di Torino, lato Granata. Dall'altra parte del Tevere, invece la Roma, continua nel suo vendo, o non vendo. La settimana più Giallo, che Rossa, inizia subito male, con le polemiche a distanza, tra il procuratore di Brighi e la Società Capitolina. Come se non bastasse, infuoca sempre il tema, cambio Societario. Da segnalare, che per la prima volta, un comunicato ufficiale ha definito Mediobanca, advisor e quindi la volontà, almeno di tentare di vendere. Per chiarire la situazione ormai stantia, bisogna ricordare che Unicredit, come banca creditrice, spinge per un cambio al vertice e la famiglia Sensi si affida, come super partes, alla Banca di Geronzi. Proprio quel Geronzi, dell'era Cragnottiana e proprio quel Fioranelli, delfino del finanziere Romano, possibile aquirente, a volte ritornano, si pensa ma non si dice. La partita si fa sempre più fitta di suspence. Il finale è tutto da scrivere o da riscrivere. Nel frattempo sul tema arrivi, l'immobilismo più totale, che non è solo del calcio Romano. Come ha sottolineato, preoccupato in settimana Buffon, sembra che tutto il calcio Italiano, ormai sia relegato, alla seconda fascia, del football Internazionale. Un gioco, si fa per dire, che ormai, vive spesso di fanta-ipotesi più che di calcio giocato e tattica. Il pallone però, allontana tutte le crisi, compresa quella d'astinenza da campo e al momento se ne sente già tanto la mancanza. La speranza è che almeno il calcio estivo, compreso quello della Nazionale, prossima alla Confederations, ci diano respiro e si gioisca più per un goal fatto, che per una svendita totale, per prossima chiusura.