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Firenze, stop al nuovo stadio

di Raffaella Bon
Fonte: tuttosport

«Dateci un terreno e costruiremo il nuovo stadio in tre anni», così Diego Della Valle due mesi fa, davanti alle autorità cittadine, pre­sentando il progetto della sua cittadella dello sport comprendente anche il nuovo impianto della Fiorentina, modello Allianz Arena di Monaco, sorta di nu­vola tutta coperta da 40-50.000 posti, griffe del­l’architetto Massimiliano Fuksas, 150 milioni di euro di investimento. «Aspettiamo una ri­sposta in fretta» chiosò il patron viola. L’area in­dividuata? Quella indicata dal sindaco di Fi­renze Domenici, l’area di Castello di proprietà di Fondiaria-Sai, periferia nord della città. Ma in questi giorni quell’area è finita sotto seque­stro per l’inchiesta che la procura di Firenze sta conducendo sulla trasformazione urbani­stica dei terreni di Fondiaria-Sai e che ha por­tato finora a sette avvisi di garanzia.

Una vicenda che ha avuto l’ef­fetto di un terremoto in città già in clima elet­torale per le amministrative di primavera, con assessori e dirigenti dimessisi, altri sotto in­chiesta, 1500 pagine di intercetta­zioni, accuse di presunta corruzione. Una vi­cenda che ha finito per mettere nel congelato­re, già prima di decollare, il progetto dei Della Valle: dopo un’accesissima seduta del consiglio comunale (con tanto di intervento dei vigili per sedare una rissa) in queste ore è stato votato un ordine del giorno presentato dai consiglieri di sinistra e socialisti che prevede lo stop «a tem­po indeterminato» a qualsiasi discussione sul nuovo piano strutturale che doveva appunto contenere il primo passo burocratico per realiz­zare il nuovo stadio: 21 voti a favore, 17 contra­ri, assente tra le polemiche il sindaco che più d’uno vorrebbe sfiduciare.

 


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