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Giallo, Farina ha dato una spinta a Prandelli

di Raffaella Bon
Fonte: La Nazione

Il momento più pericoloso è quando Farina sorride, uno squarcio gelido di simpatia presunta. E’ il segnale che bisogna cominciare a preoccuparsi perché a quella smorfia — qualcuno lo ha definito un tic da killer — sono legate le decisioni più dure e impreviste dell’arbitro genovese, 47 anni a settembre, già abbondantemente fuori corso ma lasciato in servizio dalla Can con una deroga.
Stefano Farina si è reso protagonista di molti episodi particolari, ma fino a ieri non aveva mai spinto un allenatore allontanandolo da sé durante un contatto in apparenza cordiale. In quattordici anni di partite in serie A (esordio il 22 gennaio 1995) Farina ha abituato tutti — giocatori, allenatori, tesserati vari — a uno stile che può essere definito molto personale. Cambi di espressione come bufere. Sguardi bui, cartellini rossi. Ma ieri Prandelli, che negli spogliatoi ha minimizzato l’episodio, ha avvicinato Farina durante l’intervallo di Fiorentina-Torino. Ha chiesto spiegazioni (qualcuno sostiene per l’atteggiamento dell’arbitro nei confronti di Jovetic, il più giovane in campo) e si è avviato con lui verso il tunnel. Clima cordiale, in apparenza. Poi la spinta improvvisa, il gesto secco di Farina. Non si è capito se stesse sorridendo. Probabilmente sì, al riparo dalle telecamere che hanno inquadrato la scena solo di spalle.


 


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