Giampaolo:La squadra ha fatto un'ottima partita
Fonte: ac siena
Parliamo della difesa: in casa con 2 gol subiti il Siena ha la migliore difesa insieme all’Inter, in totale sono 12 le reti subite che mettono il Siena al secondo posto come miglior difesa insieme alla Fiorentina dietro a Inter, Milan e Juventus. Sono numeri importanti Questo è sicuramente merito dei ragazzi, di chi ha giocato e anche di chi non gioca. Perché anche chi non gioca mette grande impegno nelle esercitazioni che proponiamo durante la settimana e così tutti crescono, tutti migliorano. Adesso giocano quei quattro difensori, ma in futuro, se dovessimo avere bisogno sono sicuro che anche chi subentrerà farà bene. Questa è la dimostrazione che bisogna anche saper soffrire nei momenti in cui si deve soffrire, nei momenti in cui non si gioca, ma si deve alto quello che è il proprio impegno, il proprio spirito professionale. Qui potrei citare tantissimi nomi: ad esempio Andrea Rossi che non sta giocando perché gioca Del Grosso ma devo dire che in settimana è sempre puntuale, è sempre preciso in quello che è il lavoro che deve fare, potrei citare Brandao, Moti, Belmonte che è appena rientrato, lo stesso Ficagna. Tutta gente che lavora sempre con grande impegno.
Posso citare per la partita di domenica scorsa Jarolim che dal punto di vista professionale è un ragazzo che ti mette sempre in difficoltà perché non sbaglia mai niente, non salta mai un allenamento, e quando si allena lo fa sempre al meglio e domenica è stato premiato perché ha giocato e ha fatto grande partita. Posso citare Barusso che anche se ha giocato solo dieci minuti si è messo a disposizione e lui alcune volte non è stato neanche convocato. Queste sono le risposte che i giocatori devono dare di fronte soprattutto a sè stessi, a quella che è la loro dignità professionale. Un concetto sul quale ossessivamente insisto perché penso che debba essere così, la mia estrazione è così, perché il mio modo di far le cose è così. E mi fa piacere quando i miei giocatori rispondono così.
Potrei citare Mario Frick che ha giocato 10 minuti e solitamente quando fai entrare un trentaquattrenne a dieci minuti dalla fine la prende come una presenza in meno e non una in più, mentre per un diciottenne i dieci minuti sono una conquista. Invece Mario è entrato e come al solito fa le cose per bene e le cose che deve fare. Questi sono i giocatori che io poi “sposo” nel bene e nel male, sempre.
Cosa ha pensato quando ha visto Galloppa sul dischetto? Niente, lui ha avuto la freddezza, la personalità per prendersi quella responsabilità. Se l’è sentita, lo ha calciato una prima volta, lo ha ricalciato per la seconda volta quindi a maggior ragione era tranquillo e questo è lo spessore che un giocatore deve avere soprattutto a questi livelli. Sono segnali positivi che io posso anche non sottolineare perché si sottolineano da soli e li avete sottolineati anche voi. Fanno parte della crescita di un giocatore.