Gineitis: “Juric si fida di me. I tifosi del Toro mi fanno venire la pelle d’oca quando cantano”
Fonte: Torino Channel
Gvidas Gineitis due giorni fa ha firmato il rinnovo del contratto che lo lega al Torno fino al 30 giugno 2026. Ecco che cosa ha detto a Torino Channel:
Che effetto fa essere un giocatore della prima squadra?
“Sono molto contento di essere un giocatore della prima squadra. Quando ero un calciatore della Primavera facevo allenamenti normali e quando mi ha chiamato Juric per allenarmi con loro ho fatto vedere che posso essere un giocatore della prima squadra. Poi mi ha chiamato sempre più spesso e ho continuato ad allenarmi e in seguito sono andato in ritiro in Spagna”.
Ha giocato le amichevoli contro Almeria, Cremonese e Monza e si è allenato parecchio con i nuovi compagni.
“Sì, mi sono divertito tanto e adesso Juric si fida di me e spero che continui se farò vedere tutto ciò che posso dare in campo”
Qui è possibile crescere per un giovane, per questo ha voluto firmare il prolungamento?
“Sì, l’ho fatto per questo. Il Torino fa crescere i calciatori e li fa giocare in prima squadra se fanno bene in Primavera”
Di lei parlano tutti bene per la serietà che dimostra. Le fa piacere?
“Sì, molto. Se mi dicono di fare una cosa, la faccio. Sono fatto così”
E’ ubbidiente e questo piace a Juric.
“Sì, sia in allenamento sia in campo il mister mi spiega cosa devo fare, come devo prendere la palla e come devo muovermi. E’ molto bravo come allenatore”
Quando è passato dalla Primavera alla prima squadra che cosa l’ha colpita di più degli allenamenti?
“La velocità e il vedere i giocatori che vedevo in tv come Rodriguez e gli altri che si allenano con me, mi fa tanto piacere”
Lei è alto 1,87, vuole mettere su anche massa muscolare?
“Sì, sto facendo palestra. A centrocampo quando arriva la palla bisogna battagliare per cui bisogna avere tanti muscoli”
Come si trova con la squadra?
“Molto, molto bene. Quando sono arrivato la prima volta in prima squadra ero calmo e non parlavo con nessuno, ma quando ho iniziato a giocare disputando le amichevoli ho iniziato a parlare con tutti e adesso siamo tutti amici”.
Chi è stato il primo dei compagni ad avvicinarsi a lei? Forse Schuurs?
“Sì, anche Ilkhan e Aina che sono giocatori che parlano inglese”
Le piace allenarsi al Filadelfia?
“Molto, è un campo top e mangiamo molto bene perché gli chef sono bravi”
Lo chef Domenico segue regole ferree per la vostra alimentazione cucinando leggero, ma anche saporito. Siete fortunati?
“Sì, il cibo è top”
Quando Juric le ha detto che sarebbe stato titolare nella gara con il Milan che cosa ha provato?
“Prima dell’allenamento mi ha detto: “Tu giochi domani” e io “Cosa?”. Mi tremavano le gambe. Abbiamo fatto tattica e continuavo a pensare che il giorno dopo avrei giocato contro il Milan. Siamo soliti sul bus e andati a Milano dove abbiamo cenato e quando siamo andati a dormire non ci riuscivo perché ci pensavo di continuo. Il giorno della partita abbiamo fatto allenamento sui piazzati e su tutto e Juric è arrivato da me e mi ha detto: “Gioca come sai, come fai in allenamento. So che fai bene”. Arrivati a san Siro ho visto tante, tante persone. Abbiamo fatto riscaldamento e ho visto un grandissimo stadio dove tutti ci fischiavano. Rientrati nello spogliatoio il mister ci ha parlato e mi ha detto che dovevo stare calmo. All’ingresso in campo nel tunnel ero calmo e poi ho visto i giocatori del Milan Giroud e Theo Hernandez che avevo visto due-tre anni fa solo in televisione. In campo i primi 5-10 minuti sono stati difficili, mi tremavano le gambe”
Il primo pallone che ha toccato da titolare e a San Siro non é stato banale, ci racconta?
“Volevo tirare, ma anche passare. Ho visto Rodriguez al mio fianco e allora gli ho dato palla”
Ha fatto un passaggio di tacco.
“Sì”
Non male.
“Sì”
Lei è arrivato al Torino in Primavera nel gennaio 2022,30 presenze e 6 gol. Come si è trovato?
“Non avevo tanti amici quando sono arrivato e parlavo solo con i giocatori stranieri e questo mi aiutava tanto. Poi ho iniziato a giocare e ho avuto tanti amici anche italiani che mi hanno aiutato”
Il suo salto importante è stato da casa sua in Lituania a Ferrara a 16 anni quando è venuto a giocare nella Spal. Come è stato il distacco dalla sua famiglia?
“E’ stato molto difficile e ho pianto anche tanto e andavo dai lituani in Italia. Non tornavo a casa ogni due-tre settimane, ma dopo quattro mesi ed era troppo difficile”
Sarà stato difficile anche per i suoi genitori? Come si chiama sua mamma?
“Sandra”
Anche lei forse piangeva?
“Sì, tanto. Papà si chiama Vaidas, lui è calmo come me e non ha pianto”
Suo fratello che ha 24 anni gioca a calcio?
“Sì, nella Serie B in Lituania”
Come si chiama?
“Deividas”
Sua sorella Erica non pratica sport, che rapporto avete?
“Ci stiamo scrivendo un po’, ma di più con mio fratello”
Sono venuti a trovarla qui a Torino?
“Sì, un mese fa ed ero molto contento quando è arrivata la mia famiglia”
Torino le piace?
“Molto”
E’ piaciuta anche alla sua famiglia?
“Molto, molto”
Caratterialmente come si descrive?
“Calmo, non parlo tanto però se faccio le cose le faccio bene”
Determinato.
“Sì”
Chi è il suo idolo calcistico?
“Forse Frenkie de Jong del Barcellona”
Perché?
“Mi piace per come si muove, ha qualità in campo. Mi piace molto come giocatore”
Le piacerebbe essere come lui?
“Sì”
Segue qualche altro sport?
“Il basket, l’Nba e l’Euro League perché in questa competizione gioca una squadra lituana, lo Zalgiris, e guardo sempre le sue partite”
Quando torna in Lituania fa qualche canestro?
“Sì, con i miei amici sempre”
Le piacciono i tifosi del Toro?
“Sì, molto quando cantano e mi viene sempre la palle d’oca e li guardo sempre quando cantano. Forse sono i migliori in Italia”
Gvidas Gineitis ha terminato l’intervista dicendo: “Ciao a tutti e sempre Forza Toro!”