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Glik: “Dovrò studiare i nomi dei giocatori del Grande Torino”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il difensore ritiene che avendo quarantadue punti potranno giocare più tranquilli, ma cercando di fare più punti possibili. Per lui giocare in qualsiasi posizione in difesa è indifferente.

 

Superata quota quaranta qual è l’obiettivo per questo fine campionato?

“Cerchiamo di divertirci tutte le settimane a prescindere se abbiamo trenta o quaranta punti. Con quarantadue punti sicuramente possiamo giocare più tranquilli, ma mancano sette partite alla fine e dobbiamo fare del nostro meglio, come in quella di oggi con il Cagliari”.

 

Oggi ha cambiato di nuovo posizione in difesa spostandosi sulla sinistra come mai?

“Stando in una posizione o nell’altra i concetti non cambiano tanto, più che altro in certi momenti cambia la posizione del corpo e i movimenti. Ho giocato a destra e al centro nelle partite precedenti, sono contento per la mia crescita e posso farlo ancora giocando anche in altri ruoli in modo da essere più utile al mister”.

 

Ma c’è una posizione in difesa che predilige?

“No, a destra mi trovavo bene, poi il mister mi ha spostato in centro e oggi ho giocato a sinistra, in tutte e tre le posizioni mi sono trovato bene, quindi non fa differenza dove mi devo mettere”.

 

Fra cinque settimane a Superga toccherà a lei leggere i nomi dei caduti sulla lapide. Ha iniziato a pensarci?

“Non ci sto pensando più di tanto, però sicuramente dovrò studiare i nomi, alcuni li conosco, ma sarà un’emozione importante per me. Manca più di un mese quindi prima di tutto devo pensare alle partite e poi arriverà il momento di andare a Superga e vivere un pezzo di Storia”.

 

Finora la Lega non ha concesso di spostare la partita con il Chievo, rischiate il 4 maggio di non esserci a Superga.

“Non dipende da noi e in particolare noi giocatori non possiamo proprio fare niente. Non so cosa deciderà la società, alla fine sono decisioni che prenderà la Lega”.


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