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Gravina al CorrSera: "Il calcio ha bisogno di una rivoluzione. Riapertura stadi possibile"

di Emanuele Pastorella

Intervista esclusiva al Corriere della Sera del presidente della FIGC Gravina, che in vista delle imminenti elezioni federali ha spiegato in questo modo la riforma dei campionati giovanili, punto cardine della sua proposta programmatica: "Non dobbiamo affrontarla solo in termini quantitativi - ha detto -, cioè quante squadre si tagliano e in quale Lega. Serve un intervento strutturale. Il tema non è la A a 20 o 18. Il principio vincolante deve essere la sostenibilità. Bisogna ridisegnare i principi della mutualità, studiare la flessibilità degli emolumenti e trovare nuove risorse. Il semiprofessionalismo - ha proseguito Gravina - può aiutarci a risolvere il problema. E bisogna raffreddare il sistema delle retrocessioni: tre squadre su quattro che scendono in Lega Pro rischiano di sparire. È una rivoluzione necessaria".

Il presidente federale si è poi soffermato sul tema della prolungata assenza dagli stadi dei tifosi: "C'è stato mercoledì un incontro con il CTS per parlare dell'Europeo a Roma. È stato un vertice positivo. Non ci sono preclusioni, neppure per i tifosi delle altre nazioni. Stiamo anche discutendo di una parziale riapertura in campionato. Speriamo che la pandemia non ci giochi un brutto scherzo proprio ora. Sono ottimista, aspettiamo solo l'insediamento del nuovo governo".