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I medici sportivi sul piede di guerra. Attivato il loro studio legale

di Marina Beccuti

Il fatto di essere i soli ad avere responsabilità civile e, soprattutto, penale, non piace ai medici delle varie società sportive e il presidente dei Medici del calcio, Enrico Castellacci, già responsabile sanitario della nazionale italiana, ha spiegato a Lady Radio la situazione del protocollo sanitario, in vista della ripresa della Serie A, in modo assai polemico.

"Avevamo più volte detto che certi protocolli erano non fattibili e ci fa piacere vedere che la Serie A ci sia venuta dietro. Se l’Inter non si può permettere certi ritiri figuriamoci il resto delle altre squadre. Ora cercano una soluzione per accordarsi”.

Riguardo alla forte responsabilità unilaterale lasciata ai medici, Castellacci ha idee precise, in particolare per non essere stati ascoltati nelle tante riunioni che ci sono state tra le parti.

"Il medico in quanto tale ha nel suo Dna una responsabilità professionale sia civile che penale e non serve un Ministro a informarci di cose che noi già sappiamo. Qui la cosa assurda è che il solo responsabile sia il medico e che il Governo ha deciso con l’avallo della Figc senza però sentire i medici. Come mai c’è stato un si a una decisione clamorosa come questa. Noi non rifuggiamo dalle responsabilità ma vogliamo che queste siano condivise. In una azienda il medico ha responsabilità grosse ma condivise con i titolari dell’azienda. Abbiamo attivato il nostro team legale per valutare se da un punto di vista giuridico ci sono gli estremi per rivedere queste decisioni".


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