.

I numeri mettono in crisi il Toro

di Marina Beccuti

Sono ormai anni che al Torino i numeri fanno cilecca, ovvero non è solo la classifica a piangere, con 13 punti ottenuti in dieci partite, a nove di distacco dalla capolista Novara, che equivalgono a tre vittorie, ma si possono recuperare. Il Torino ha perso cinque partite su dieci, con dodici gol realizzati e quattordici subiti, dunque anche lo score piange e non solo i tifosi, che vedono già altri spettri svolazzare attorno alla squadra.

Sotto esame è da sempre il modulo di Lerda, questo 4-2-3-1 troppo sbilanciato, mentre le squadre di testa vanno su un più solido 4-4-2 oppure sul più offensivo 4-3-3, che però dà maggiori garanzie in difesa. Senza contare che il Torino va praticamente sempre sotto di un gol e non sempre riesce a rimediare, com'è successo contro il Vicenza. Dunque alla confusione si aggiunge anche la disattenzione. Ma qualcosa di positivo c'è ed è su questo che Lerda deve lavorare, intanto la buona sinergia di Gasbarroni con Bianchi, che potrebbe essere una soluzione, magari mettendo due punte davanti al trequartista. Anche se come centravanti di ruolo da affiancare c'è il solo Pellicori, ma a necessità bisognerebbe provare anche Iunco. Oppure si pesca in Primavera, ad esempio il giovane Comi. A volte occorre anche osare con i giovani, possono esserci delle belle sorprese. Comunque sia anche il Siena ha delle battute d'arresto, infatti ieri sera ha perso il derby. Della serie, tutto è rimediabile.


Altre notizie
Domenica 15 dicembre
PUBBLICITÀ