Iago Falque, il giocatore che non ti aspetti: "Mia madre mi ha trasmesso gli ideali di sinistra... A Torino vorrei fermarmi un po'"
Iago Falque è rinato al Toro come molti altri suoi compagni e adesso fa sognare i tifosi granata grazie ai suoi gol che, assommati a quelli di Belotti e Ljajic, rende l'attacco granata stellare. Ma Iago Falque, intervistato da Repubblica, ha messo a fuoco anche un ragazzo con degli ideali, che parla di politica e si espone senza paura, cosa assai rara nel mondo del calcio.
Arriva da una famiglia di spessore culturale, il padre è professore di matematica e la madre è presidente della provincia di Pontevedra. E' proprio di lei che Falque parla nell'intervista: "Il calciatore? È l'ultimo mestiere al mondo che mia madre voleva che facessi. Ma a cinque anni avevo già deciso cosa avrei fatto da grande. Mia madre mi ha trasmesso gli ideali di sinistra. Mi ha spinto a interessarmi, a informarmi, a farmi domande, a leggere, a cercare di capire. E a non rifiutare mai il contatto con la gente".
L'attaccante spagnolo ha poi aggiunto: "È chiaro che avere molti soldi porta a spenderli senza ritegno, ma non è il mio caso. Di politica si parla pure tra noi, anche se è difficile andare a fondo. E' da quando ho vent'anni che cambio squadra e città di continuo, quindi non riesco a instaurare legami molto profondi. Anche per questo al Toro e a Torino vorrei fermarmi per un po'...".
Sul Torino ha sottolineato: "Cairo ha un progetto ambizioso. Qui ci sono la storia e il futuro. In passato ho fatto scelte sbagliate: andai al Tottenham per soldi senza capire che non avrei mai potuto fare concorrenza a Bale. È un errore che non ho ripetuto: quest'estate avevo offerte più ricche ma Cairo, Petrachi e Mihajlovic mi hanno spiegato che gli servivo proprio io e proprio nel mio ruolo naturale. È questo che un calciatore deve andare a cercare ".