.

Il Bologna al petroliere Taçi

di Raffaella Bon

Il Bologna strizza l’occhio al­l’Albania. Manca solo l’ufficiali­tà, ma la trattativa tra il petro­liere albanese Rezart Taçi e la famiglia Menarini, per la cessio­ne del pacchetto di maggioran­za del club, è alla stretta finale. La notizia era nell’aria e a viva­cizzare il ritiro del Bologna, a Sestola, è giunto nel primo po­meriggio di ieri il comunicato di Aktiva, la società che control­la il pacchetto azionario del Bo­logna. La nota certifica la tratta­tiva in corso per il passaggio im­minente della quota di maggio­ranza (si parla dell’80 per cen­to), del club felsineo, in mani albanesi. L’operazione è in sta­to avanzato, sulla base di una cifra che si dovrebbe aggirare attorno ai 20 milioni di euro. Siamo quasi ai dettagli.

Nell’anno del centenario Ora si tratterà di aspettare i tempi tec­nici, una decina di giorni circa, per verificare tutte le condizio­ni necessarie, quindi pure l’esa­me dei libri contabili della socie­tà poi, salvo sorprese, Taçi di­verrà l’azionista di maggioran­za del Bologna: di fatto il padro­ne. Si potrebbe quindi realizza­re il desiderio più volte espres­so dal patron Renzo Menarini: trovare nuovi soci e immettere denaro liquido nelle casse del club, nell’ottica di rafforzarne l'assetto economico-finanzia­rio. Solo dodici mesi fa i Menari­ni erano i soci di minoranza, quando decisero di acquisire il 63 per cento delle azioni del Bo­logna da Cazzola. A un anno di distanza la società potrebbe cambiare nuovamente proprie­tà, e questa volta a poco più di due mesi da una data storica; infatti il 3 ottobre prossimo ver­rà festeggiato il centenario del club rossoblu.

Lunedì l’arrivo L’ingegnere alba­nese dovrebbe giungere a Bolo­gna nella giornata di lunedì, tut­tavia la nuova proprietà non sa­rà comunque operativa prima del 3 agosto. I Menarini conser­verebbero il pacchetto di mino­ranza (20 per cento), mentre l’arrivo di Taçi non dovrebbe portare stravolgimenti rilevan­ti a livello di staff tecnico e diri­genziale. Secondo indiscrezio­ni Fabrizio Salvatori rimarreb­be al suo posto di direttore spor­tivo e Papadopulo, l’eroe dell’ul­tima salvezza, sempre ben sal­do sulla panchina. Anche per questo proseguono le trattative di calciomercato, con Papado­pulo che ha ribadito come ser­vano almeno 4-5 nuovi acqui­sti, a completare la rosa.

Sogno Kalinic In attacco il sogno è sempre Kalinic, ma si parte da una base di almeno 7-8 milioni di euro, più abbordabili invece le piste che portano a Succi del Palermo o Ruopolo dell’Albino­Leffe. Per caratteristiche tecni­che, incompatibili con quelle di Di Vaio, è stata abbandonata l’idea Denis del Napoli. Raffred­damento invece nella trattativa col Parma per il difensore Luca­relli, proposto in un primo mo­mento, con Bernacci inserito co­me contropartita tecnica. Lo stesso Bernacci avrebbe rifiuta­to nuovamente l’ipotesi Reggi­na, quando magari poteva esse­re utilizzabile per arrivare a Brienza (Foti chiede 2 milioni per la metà). Ufficializzato l’ar­rivo di Vigiani a centrocampo, mentre rimane in stand-by quel­lo di Santos dal Brasile. Infine il Bologna è alla finestra per il di­fensore Cribari della Lazio.

Gazzetta dello sport
 


Altre notizie
PUBBLICITÀ