.

Il Brescia è fallito. Si cerca di ripartire dalla C

di Marina Beccuti

Il Brescia, storica società di calcio lombarda, dopo 114 anni è fallito ed esce così dal panorama calcistico italiano. Il presidente Massimo Cellino ha deciso di non pagare stipendi, contributi e trattenute dei tesserati aprendo così le porte del fallimento che, al momento è solo virtuale, ma presto sarà reale. 

Il club aveva tempo fino alle 15 odierne per versare i 3,2 milioni di euro, cifra ridotta di quasi la metà dopo l’accordo trovato con l’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi, necessari per i pagamenti e dare così il tempo di produrre tutta la documentazione necessaria da consegnare agli organi competenti entro la mezzanotte di oggi. I soldi però non sono mai arrivati, quindi di fatto il Brescia è fallito. Ora dovranno essere portati in tribunale i libri contabili, i bilanci e le scritture fiscali riguardanti gli ultimi tre anni e avviare così la procedura di messa in liquidazione del club, mentre il titolo sportivo dovrebbe essere consegnato alla sindaca Laura Castelletti.

La sindaca starebbe ora lavorando per ripartire dalla Serie C coinvolgendo alcuni club della provincia come Feralpisalò, Lumezzane e Ospitaletto per il cambio di denominazione, riprendendo il vecchio marchio rimasto in sospeso dopo il passaggio da Corioni a Cellino, per salvare almeno il professionismo.