Il pagellone degli allenatori del Toro: male Giampaolo, a testa più che alta Nicola che ha salvato la squadra
Fonte: Elena Rossin
Il primo Giampaolo, restato fino alla penultima giornata, compresa, del girone d’andata, ha racimolato in 18 partite con 13 punti. Ha la scusante che è arrivato in un’annata anomala iniziata con un pre-campionato corto e compresso dalla fine della stagione precedente terminata il 2 agosto e che non gli sono stati dati i due giocatori fondamentali, il play davanti alla difesa e il trequartista, ma trovandosi in quella condizione avrebbe dovuto andarsene oppure mette da parte il suo credo calcistico e adeguarsi ai giocatori che aveva entrando in maggiore sintonia con loro. Non lo ha fatto e ne ha pagato le conseguenze, anche oltre i suoi limiti. Voto: 4,5.
Nicola: è stato preso per salvare il Torino e in 20 partite ha conquistato 24 punti centrando l'obiettivo alla penultima gara. Ha saputo ridare vitalità alla squadra fin da subito puntando sul senso di appartenenza e di gruppo, badando al sodo e utilizzando i giocatori nel loro ruolo. E’ riuscito a farsi prendere due calciatori come Mandragora e Sanabria che si sono rivelati utili alla causa. Non avrà espresso un granché di gioco, ma ha tirato fuori il meglio che poteva dai giocatori puntando su chi aveva individuato come funzionale all’obiettivo. Unico neo aver deciso di dare per persa la partita con il Milan e poi non essere riuscito a rimettere in carreggiata la squadra, seppur avesse pochissimo tempo, nella successiva con lo Spezia, perdendo così male due partite in un momento delicato. Ma se ha corso questo rischio evidentemente lo aveva valutato e alla fine ha avuto ragione. Merita la riconferma, ma i piani della società sembrano altri. Non faccia solo l’errore di accettare di essere la seconda o terza scelta nel caso altri dicessero no, grazie. Voto: 6,5.