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Il progetto del nuovo Toro

di Marina Beccuti

Matteo Quattrone

Arriva un nuovo anno, nuovamente nella serie maledetta, dove nella stagione appena conclusa il Toro avrebbe dovuto fare sfracelli, ma forse è meglio cosi invece di tornare in serie A per “prendersele” da tutti e ricadere nel baratro.

E’arrivato Lerda, allenatore giovane, ha sempre fatto bene in tutte le squadre che ha allenato e speriamo possa ripetersi anche in granata. Ma non dipende solo da lui, il coltello dalla parte del manico lo ha sempre il caro Urbano Cairo, anche se stavolta sarà seguito da Petrachi,il quale ne sbaglia sempre poche.


Si è iniziato a parlare di calciomercato, dopo la sua ufficiale apertura il 1 luglio, e di moduli tattici del Toro “Lerdiano” 4-2-3-1, con due mediani di rottura (ma se ci fossero anche i piedi buoni, in mezzo al campo, non sarebbe affatto male), con frequenti e rapide sovrapposizioni di terzini sulle fasce, con un trequartista/regista avanzato, e con una punta di peso a fare da sponda, a ricevere i cross e a tenere alta la squadra.


Ormai certa la conferma del nostro capitano, anche se c'è sempre la speranza che tutti gli elementi di calibro possano alla fine restare (Bianchi, Sereni, Ogbonna, Gasbarroni, Garofalo) in più non sarebbe male confermare anche Loria, che nonostante tutto, ha dimostrato tanta grinta Toro. Uno cosi può sempre servire,anche solo per lo spogliatoio. Dai prestiti sono toranti i vari Di Michele, Zanetti, Bottone, Diana,Colombo, Loviso, Pisano, Pratali, Saumel, anche se coloro che potrebbero restare sono solo due: Saumel e Pratali.


Di Michele potrebbe rientrare al Lecce (ma ha come ostacolo l’alto ingaggio) portando a Torino il centrocampista leccese Giuseppe Vives, Diana tornerà al Bellinzona che in cambio girerà al Toro Russotto (ex centrocampista del Napoli, giovane e interessante), Colombo spiccherà il volo insieme a Bottone ial Frosinone, in cambio di Bocchetti, Loviso verrà ceduto, Zanetti e Pisano potrebbero finire al Napoli in cambio di Amodio e Bogliacino.

Ecco allora che il Toro inizia a prendere una propria forma: Morello in porta (poichè Sereni ha un ingaggio troppo alto e quindi potrebbe finire al Brescia in cambio di Scaglia) Ogbonna, Pratali (se non lui, il famoso difensore su cui Petrachi ha messo gli occhi,nella serie B argentina) in difesa, D’Ambrosio e Garofalo (se verrà riconfermato) sulle fasce, due mediani tutta grinta su cui piomberà alla ricerca il nostro Petrachi, più uno tra Gasbarroni, Morleo,Tavano, in appoggio a Rolando Bianchi.


Vedremo cosa farà il caro Petrachi, che intanto si sta muovendo in Sudamerica alla ricerca di qualche baby fenomeno. Circolava, infatti, ultimamente, con insistenza, il nome di Facundo Andrés Affranchino, classe 1990,centrocampista argentino con passaporto italiano che, i nostri cari amici del River Plate, potrebbero cederci in prestito. Speriamo arrivi questo regalo.

 


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