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Il tifoso Bettino Craxi, tutto il suo amore per il Toro e qualche intromissione societaria

di Marina Beccuti
Fonte: www.rivistacontrasti.it

Bettino Craxi, si sa, è sempre stato un fervido tifoso del Toro e non ha mai mancato di sottolinearlo e farsi vedere allo stadio, fino a che non è andato esule ad Hammamet. Quest'anno si parla molto del politico italiano, nel ventennale del suo decesso in terra tunisina. E non potevano mancare gli accenni alla sua passione per il calcio ed il Toro.

Ci sono stralci di alcune sue dichiarazioni, veri atti di passione per il Toro.

"Al Torino sono rimasto sempre fedele, come all’arma. Superga per me, tifoso ragazzino, fu il primo grande dolore della mia vita. Del vecchio Torino mi ricordo anche la formazione, ho persino la foto in casa di questa squadra ormai storica".

"Non mi vergogno a sostenere che ho idee politiche a sinistra, tra il socialista e il comunista: e con ciò? Proprio per questo ho elaborato una visione del calcio e della società che non è più solo quella del training e della panchina".

Ma Craxi, che fu l'artefice di aver portato Gian Mauro Borsano alla presidenza del Torino, si intromise anche per l'acquisto di Pato Aguilera, come riferirà il presidente del Genoa dell'epoca Aldo Spinelli al Secolo XIX.

"Aguilera andò a Torino anche su pressione di Craxi che era vicino al presidente Borsano. Me la ricordo la telefonata di Craxi…".

Craxi con Borsano prendeva parte direttamente alla vita del club granata, come hanno reso noto nel libro: "La Repubblica nel pallone – Calcio e politici, un amore non corrisposto" Fabio Belli e Marco Piccinelli (Rogas Edizioni, 2019).

«Craxi fa qualcosa che non aveva mai fatto precedentemente: lavora dietro le quinte per il Toro […] Scelta molto oculata quella di Borsano, da parte di Craxi, che indulgerà a una insolita passerella pubblica nel neonato stadio Delle Alpi, simbolo della grandeur e degli sprechi di Italia 90, fianco a fianco in tribuna col nuovo presidente. Una foto che, al netto della potenza del leader socialista, rappresenta una sorta di credito illimitato per il presidente, che ha appena festeggiato il ritorno in Serie A al primo colpo".


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