Ilic, Radonjic e Vlasic da giocatori utili per il salto di qualità del Torino a casi. Ecco il pensiero di Juric
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Nell’odierna conferenza stampa di presentazione della partita con il Lecce, con il Torino che è chiamato a rimettersi in carreggiata dopo un solo punto conquistato nelle ultime quattro partite e nessun gol fatto, a Juric è stato chiesto poiché Ilic con l'Inter era entrato all'86esimo e Radonjic è sempre stato in panchina, come li ha visti questa settimana e se pensa che domani potranno essere utilizzati e l’allenatore ha risposto: "In questo momento faccio scelte tecniche diverse".
Una risposta laconica, ma non per essere sbarbato bensì perché si tratta di due giocatori che hanno grandi potenzialità, ma che non accettano i propri difetti e non fanno abbastanza per migliorarli come invece altri giocatori fanno. Questo lo si è capito da altre risposte che Juric ha dato incalzato sull’argomento, che ha coinvolto anche Vlasic che pure lui sta rendendo al di sotto delle aspettative.
Ha puntato molto su Ilic e Vlasic, ma non stanno rendendo: si sente un po' responsabile degli investimenti?
"So che un giocatore sale e scende e ha momenti positivi e negativi ed è normale essere più o meno in forma. Quando ci si spende poi si aspetta il massimo, ma in questo momento non stanno dando tanto, ognuno per i suoi motivi. Sono convinto che sono ottimi giocatori e lo abbiamo visto, ma al momento non rendono ed è chiaro che non sono contento, sono cose mie perché insisto su una cosa che non sta rendendo come aveva reso l’anno scorso. Non si può puntare il dito su altre persone: ti prendi la responsabilità e vedi come e dove hai sbagliato e quanto hai sopportato, se dovevi rompere prima e fare altre scelte. Lo accetti e adesso devo ribaltare la negatività e renderla una cosa positiva come abbiamo fatto con l’Inter trovando un altro modi di giocare e di esprimerci diversamente per trovare come uscire dl momento negativo".
Ci spiega cosa sta succedendo a Ilic?
"Nella mante di questi ragazzi giovani ci sono alti e bassi e pensieri che vanno nella loro testa per cui ci sono momenti nei quali si esprimono e altri dove non vanno bene come concetto. Per me il concetto fondamentale è il lavoro: prendo coscienza di quello che sono, quali sono i pregi e i difetti e cerco di migliorare i pregi ed eliminare i difetti. Se uno vuole crescere fa così, lo abbiamo visto con Buongiorno, Ricci e Schuurs che sono migliorati tantissimo. Schuurs con l’Inter ha fatto una partita spettacolare e prima dell’infortunio andava a contrastare come non aveva mai fatto prima. E’ un difensore tosto che con i piedi è favoloso. Ma Perr era consapevole dei suoi difetti e praticamente li ha eliminati tutti. Questa è la base. Alcuni lo capiscono prima, altri vogliono giocare basandosi solo sui propri pregi, ma poi rimangono quelli che sono. Mentre chi come Per e qualcun altro ha affrontato la situazione bene, con la mente aperta accettando i propri deficit e lavorandoci tanto per migliorare e così ha soddisfazioni in carriera sia a livello di risultati, sia di contratti, soldi e tutto il resto. La mia vita mi ha insegnato questo e i ragazzi che prendono coscienza delle cose fanno una grandissima carriera e migliorano, mentre gli altri rimangono dove sono".
Ha detto che Vlasic non c'è e che per Radonjic fa scelte differenti, allora sulla trequarti rimangono solo Seck e Karamoh oppure ci sono altri giocatori che eventualmente possono giocare in quel ruolo?
"No, no, è questa la situazione".