Iran, Amir Nasr-Azadani ha scampato la pena di morte, ma sconterà 26 anni di carcere
Fonte: Tmw e sportitalia.com
Niente pena di morte. Amir Nasr-Azadani è stato condannato da un tribunale rivoluzionario a 26 anni di carcere per la presunta complicità nell'omicidio di tre membri delle forze di sicurezza e altri due reati commessi durante le proteste che stanno scuotendo l'Iran da metà settembre. Il 26enne ex giocatore di Rah-Ahan, Tractor e Gol-e Rayhan era stato accusato dal regime iraniano di un crimine chiamato moharebeh, che comporta l'esecuzione per impiccagione, pena inflitta a Mohsen Shekari e al lottatore Majid Reza Rahnavard, giustiziati in pubblico nella città santa di Mashad con le stesse accuse di Nasr-Azadani dopo un processo iniquo. Ad Azadani sono stati inflitti nello specifico 16 anni di reclusione per complicità nell'omicidio dei tre basiji, 5 per l'accusa di assembramento e concorso a delinquere e 2 per aver fatto parte di gruppi illegali con l'intenzione di disturbare la sicurezza pubblica.