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Istanbul, a rischio la finale di Champions League. Ma qualcuno non è d'accordo...

di Marina Beccuti

L'Uefa, dopo le richieste provenienti da più parti d'Europa, sta pensando seriamente di di cambiare la sede della finale di Champions League, fissata a Istanbul, capitale della Turchia. L'Uefa sta ricevendo parecchi messaggi da ogni parte del mondo per non andare a casa di Erdogan, causa la guerra in Siria. Vedremo nei prossimi giorni che succederà e dove potrebbe giocarsi la prossima finale europea.

Tuttavia altri non sono d'accordo con l'eventuale decisione, come Andrea Montemurro, presidente della Divisione Calcio a 5, il quale ha commentato: "L'operato di Erdogan per lo sport, nel suo Paese, ha portato a una svolta epocale: sono stati investiti miliardi e costruiti circa 20 stadi, oltre alla nascita dell'Istanbul Basaksehir. Ciò che avviene sul lato politico è ovviamente molto opinabile. Probabilmente l'Uefa ha spazio di manovra per intervenire, ma la finale di Champions League a Istanbul è stata concessa perchè la stessa Turchia ha perso per quattro volte consecutive la possibilità di ospitare gli Europei. Revocarla sarebbe una sanzione politica, più che sportiva, e avrebbe ripercussioni finanziarie evidenti. Non credo arriverà una sanzione tanto pesante. La Uefa non può sostituirsi alle dinamiche politiche internazionali, ma può sanzionare vari gesti che avvengono durante le gare".


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