Izzo: “Aspettiamo il Gallo, è il nostro capitano. Se vogliamo riscattarci dobbiamo essere tutti pronti e creare un grande gruppo”
Fonte: Dall'inviata a Santa Cristina Elena Rossin
Armando Izzo ieri in conferenza stampa ha parlato del recente passato, del futuro del Torino, di come è iniziata la preparazione estiva e quali sono le speranze sue e della squadra.
Si è dato una spiegazione su cosa è successo negli ultimi due anni al Torino che pur avendo una rosa importante ha faticato più del previsto?
“E’ una domanda che ci siamo fatti anche noi. Sappiamo tutti che abbiamo fatto male quindi adesso siamo qui con il nuovo mister e all’inizio di una nuova stagione e vogliamo riscattarci e fare bene. Bisogna creare un grande gruppo e un grande ambiente ricompattandoci tutti insieme e fare un grande campionato”.
Qual è la qualità migliore di Juric?
“Che non molla niente. Giorno per giorno dà sempre il massimo quindi dobbiamo seguirlo e dobbiamo essere concentrati di qui fino alla fine”.
Che cosa deve cambiare collettivamente, ma anche in ognuno di voi per evirate il ripetersi degli ultimi due anni? Che cosa deve essere fatto in modo diverso per imboccare la strada giusta?
“Deve scattarci nella testa che siamo tutti buoni giocatori. Dobbiamo essere umili e capire dove abbiamo fatto male e ripartire di lì. Sappiamo tutti che non sono stati facili questi due anni e abbiamo fatto malissimo. Non vogliamo pensare più al passato, ma al presente e goderci tutte le cose belle che ci arriveranno dando una soddisfazione ai nostri tifosi che se la meritano perché in questi due anni hanno sofferto insieme a noi sicuramente”.
Quali sono le sue motivazioni per questa stagione? E come mai ha deciso di iniziare a lavorare così presto, come abbiamo visto da ciò che ha pubblicato sui social?
“Conoscendo molto il mister so cosa vuole. E’ uno che lavora tantissimo e se non sei al cento per cento con lui non puoi mai giocare quindi mi sono allenato per farmi trovare pronto e dimostrargli che sono quello che conosceva a Genova. Voglio continuare così, si sa che nel mio lavoro nessuno regala niente e a me personalmente nessuno ha regalato nulla. Per questo voglio continuare così giorno per giorno in modo da dimostrare al mister che sono quello che aveva trovato e lasciato al Genoa”.
Quali sono le sue sensazioni dopo dodici giorni di lavoro? Che cosa ha percepito all’interno del gruppo?
“Siamo un grande gruppo e stiamo cercando di compattarci sempre di più perché sappiamo che è il gruppo a fare la differenza quindi dobbiamo fare bene, essere concentrati e uniti poiché solo questo porta a raggiungere grandi risultati. Sappiamo tutti quanto è importante quest’anno. Se volgiamo riscattarci dobbiamo essere tutti pronti e creare un grande gruppo”.
Con un eccezionale girone di ritorno ha sfiorato la Nazionale che resta un suo grande obiettivo, pensa di poter tornare nel gruppo azzurro?
“Sì, voglio fare bene anche per riconquistare la Nazionale perché mi ha fatto male non esserci lì. Voglio ritornare, voglio fare bene e per riuscirci bisogna fare bene nel proprio club. Voglio fare una grande stagione, sono carico e pronto”.
Non ci sono più Sirigu e Nkoulou e il peso della difesa, anche per l’esperienza che ha, graverà sulle sue spalle. Come pensa di andare avanti con i nuovi compagni? Sono all’altezza o servono rinforzi?
“Sappiamo tutti che erano due grandi giocatori, ma non mi piace parlare di questo anche se di certo ci mancheranno perché a tutti fa comodo averli in squadra. Gli altri compagni sicuramente si faranno trovare pronti per non far sentire la loro mancanza”.
Sente il peso della responsabilità visto che toccherà a lei guidare i più giovani?
“Cerco sempre di essere un esempio e di allenarmi bene ogni volta in modo da dare il massimo e da non sentirmi mai arrivato. Voglio dimostrare positività dando l’esempio di non mollare mai allenandomi giorno per giorno bene”.
Ha detto che vuole dimostrare al mister di essere quello che aveva conosciuto, ma c’è una promessa che ha fatto a se stesso?
“Una promessa non me la sono ancora fatta, però voglio fare una grande stagione sia a livello personale sia di squadra perché veramente ce lo meritiamo. E anche per i nostri tifosi che hanno sofferto per due anni ed è brutto. Come ho detto prima, siamo buoni giocatori ed è brutto anche per chi ci guarda. Dimostrare il nostro valore è bello per cui dobbiamo metterci tutti sullo tesso livello e dare il massimo”.
Ha avuto qualche riscontro da Juric? Avete parlato magari per rievocare qualche ricordo?
“Il mister parla pochissimo e so che non gli piace parlare molto. Con lui contano i fatti. Quest’anno c’è poco da parlare dopo le ultime due stagioni fatte male. Bisogna pensare all’oggi e basta. Giorno per giorno si deve dare il massimo e speriamo di fare una grande stagione”.
Aspettate Belotti?
“Certo, è il nostro capitano”.
Lo avete sentito?
“Sì, gli abbiamo fatto i complimenti. E’ un bravissimo ragazzo, è il nostro capitano e lo aspettiamo. Speriamo resti con noi”.
Se Belotti andasse via, pensa alla fascia da capitano?
“Non lo so, le scelte sono della società e del mister. Io penso a fare il mio e dare il massimo per me, per il mister e per i tifosi”.
In campionato ci sarà il debutto con l’Atalanta e poi affronterete Fiorentina e Salernitana, ne avete parlato fra di voi?
“No, l’Atalanta ha dimostrato di essere una grande squadra ed è meglio prenderla all’inizio piuttosto che a metà oppure alla fine. Ci facciamo trovare pronti, abbiamo la stessa voglia di calcio quindi siamo pronti per affrontarli”.