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Juric, il coraggio di parlare

di Marina Beccuti

Può piacere o meno, essere bravo e non riuscire a dimostrarlo, ma il Torino ha un allenatore che dice cosa pensa e mette a nudo la situazione. Una situazione che da anni è latente. Ha torto Juric a lamentarsi? Niente affatto, se prendi un tecnico a due milioni l'anno, una bella cifra, gli fai un triennale, non è uno scherzo, lo devi assecondare o Cairo pensava di poter pagare tanto un allenatore, sperando che facesse miracoli? Juric è bravo ma deve avere i giocatori richiesti, così come non è successo l'anno scorso con Giampaolo. Stesso discorso, ma il tecnico di Bellinzona non ha mai creato problemi, ha accettato la situazione per poi farsi esonerare.

Il croato non ci sta, ha un nome da difendere, il suo, ma a dire il vero, anche quello del Torino, perchè la sua disperazione è anche quella dell'ambiente granata. Cairo non parla, tace, ed è strano per lui. Ora ha tre giorni di tempo per affinare un mercato mai decollato, ma non poteva pensare che con la stessa squadra che si è salvata per il rotto della cuffia l'anno scorso, potesse diventare stellare quest'anno, solo perchè è arrivato un tecnico importante. Juric non deve rimanere solo, va assecondato. Sentire parlare di esonero o dimissioni non ha senso. Bisogna agire.