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Juventus-Napoli, l'accusa di Lega e FIGC: indebite pressioni sull'Asl, ma vale il protocollo

di Elena Rossin
Fonte: Corriere della Sera e Tmw

Dopo il focolaio Genoa, è aumentato il numero di positivi anche in casa Napoli e il timore è che anche gli azzurri possano diventare un focolaio in poco tempo. Nasce da qui prima la richiesta del club azzurro di non disputare il match contro la Juventus a Torino, avanzata venerdì sera secondo il racconto del Corriere della Sera e non ottenuta da Aurelio De Laurentiis che poi - si legge - avrebbe allertato il suo amico Vincenzo De Luca, governatore della Campania, per ottenere un favore e non partire ugualmente per il Piemonte. Il quotidiano spiega poi nel dettaglio come anche la posizione di Lega e FIGC sia contro quella del Napoli:

Pressioni del Napoli sull'Asl? Il livello di tensione è salito ieri sera all’ora di cena quando il club di De Laurentiis non è salito sull’aereo. Secondo la Lega il Napoli ha fatto indebite pressioni sull’autorità sanitaria per ottenere il provvedimento o comunque ha interpretato in senso lato la circolare che si limita a intimare ai giocatori entrati in contatto con i contagiati di osservare il periodo di isolamento fiduciario. Dalla Lega - si legge ancora sul Corriere della Sera - obiettano che la disposizione dell’Asl non può sovrastare il protocollo della Figc, redatto con il Cts e il ministero della Salute, che consente, previo tampone effettuato nel giorno della partita, ai negativi del gruppo di giocare.