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La Fifa potrebbe cambiare l’art. 17 dopo il caso Diarra: c’è la volontà di togliere la responsabilità in solido dei club

di Elena Rossin
Fonte: Tmw

La FIFA sta pensando di mettere mano all'articolo 17. L'ammissione è arrivata dallo stesso organismo internazionale, che ha spiegato come ci sia l'intenzione di rimodernare il sistema trasferimenti, in particolare dopo quello che è successo con Lassana Diarra: dopo 10 anni la Corte UE ha considerato l'attuale metodo come una limitazione alla libera circolazione delle persone e dei lavoratori. Uno squarcio che potrebbe sembrare come la sentenza Bosman, ma con la FIFA non ha intenzione di rimanere ferma a guardare l'evoluzione della faccenda.

Quindi cosa succederà in concreto? La FIFA sta pensando a "rinforzare" l'articolo 17 lasciando al calciatore tutte le responsabilità di una risoluzione unilaterale. Significa che uno come Diarra, prima di "spezzare" il contratto con la Lokomotiv Mosca, farà due calcoli sulla propria pelle e ci sarà il rischio di un risarcimento milionario - con tutti gli interessi - verso la società che non può più utilizzare il giocatore in questione. Di fatto i club che lo tessereranno dopo non saranno responsabili in solido come ora.

Un esempio è Rafael Leão, che ha risolto senza giusta causa il contratto con lo Sporting Lisbona. Lui e il Lille erano costretti a corrispondere 16,5 milioni - più interessi - per la risoluzione contrattuale. Così Leao sarebbe costretto a pagarlo di tasca sua, senza potersi appoggiare al club. Insomma, il giocatore si prenderebbe il rischio completo di dovere rimborsare la società precedente. Un inasprimento delle pene sul calciatore per evitare che ci possano essere altri casi Diarra. Resta da vedere se poi materialmente sarà così.


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