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La FIGC ha disposto 1' di raccoglimento su tutti i campi per la morte di Carlo Tavecchio

di Elena Rossin
Fonte: figc.it e Tmw
Carlo Tavecchio

La FIGC e il calcio italiano piangono la scomparsa di Carlo Tavecchio, venuto a mancare nella notte all'età di 79 anni: da qualche giorno era ricoverato in un ospedale brianzolo. Attualmente Presidente del Comitato Regionale Lombardia della Lega Nazionale Dilettanti, era stato Presidente della Federazione dall'agosto del 2014 al gennaio del 2018.

“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di un vero appassionato di calcio come Carlo Tavecchio - dichiara il Presidente della FIGC Gabriele Gravina -, ci lascia un amico dalle grandi qualità umane, molto impegnato nel sociale, e un dirigente preparato, che ha saputo dare voce e dignità alle società dilettantistiche e che non ha mai rinunciato a innovare. L’impulso allo sviluppo del calcio femminile in Italia attraverso il connubio con i club professionistici maschili, l’introduzione in Italia della Goal Line Technology e del Var, così come la scelta in campo internazionale di appoggiare gli attuali vertici di UEFA e FIFA, sono state sue felici intuizioni”.

Al cordoglio di Gravina si uniscono quello di Giancarlo Abete e Franco Carraro, ex presidenti federali. "Con Carlo se ne va una parte importante della nostra storia e il suo addio lascia un vuoto enorme - le parole dell'attuale Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete -. Ci mancherà il suo instancabile impegno per la Lega e per il calcio dilettantistico, un esempio che resterà incancellabile quanto a dedizione, entusiasmo e competenza. Un pensiero affettuoso a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato e che hanno portato avanti con lui lunghi tratti di cammino, con la certezza di mantenerne sempre vivo il ricordo, le capacità e l'impegno".

"Carlo Tavecchio era un mio amico e un grande dirigente - ha proseguito l'attuale Presidente della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC, Franco Carraro -. Amava visceralmente il calcio, soprattutto quello dei dilettanti, a tal punto da non voler mancare all'assemblea del Comitato Regionale Lombardia che presiedeva nonostante le sue condizioni fisiche non fossero delle migliori. Se si darà seguito alla sua competenza e passione, il calcio avrà un grande futuro".

Nato nel 1943 a Ponte Lambro (Como), comune di cui fu anche sindaco, nonché fondatore e presidente della ASD Pontelambrese - squadra di calcio locale -, Tavecchio iniziò la sua carriera federale come consigliere del Comitato Regionale Lombardia della LND, divenendone poi presidente nel 1996. Tre anni più tardi venne eletto presidente della Lega Nazionale Dilettanti: carica, questa, ricoperta fino all'agosto del 2014, quando arrivò l'elezione a presidente della FIGC. Nel 2007 era stato designato dall'UEFA come membro effettivo della Commissione per il calcio dilettantistico e giovanile.

La FIGC ha disposto che prima di tutte le partite dei campionati nazionali previste per il weekend (compresi i posticipi di lunedì) venga osservato un minuto di raccoglimento per ricordare Tavecchio. In segno di lutto, inoltre, le bandiere del palazzo di Via Allegri - sede della Federazione - e del Centro Tecnico Federale di Coverciano sono tenute a mezz'asta.