La top 100 di Tmw dei migliori giocatori di Serie A nelle prime 14 giornate. Nelle posizioni dalla 100 alla 56 chissà se c’è qualche granata?
Fonte: Tmw
La Serie A si ferma per la breve sosta invernale ed è tempo di analizzare i numeri del nostro campionato, arrivato alla quattordicesima giornata. A questo punto della stagione ci sono già le prime indicazioni su come si stanno comportando le squadre e i giocatori, con particolare attenzione sui protagonisti attesi e sulle rivelazioni.
Nella giornata di oggi TuttoMercatoWeb.com propone la Top 100 dei migliori giocatori di Serie A della parte iniziale di questo campionato, stilata in base alle medie voto assegnate ai calciatori dalle pagelle del sito, fra coloro che abbiano preso voto in almeno 6 partite. Chi riuscirà a spodestare Ciro Immobile, vincitore già in due occasioni della classifica?
Ecco le posizioni dalla 100 alla 56:
56 - HAMED JUNIOR TRAORÈ (Sassuolo) 6,21
Ci si aspettava il salto di qualità, e finalmente sembra essere arrivato. Il Sassuolo vola in classifica, un quarto posto frutto del lavoro e delle intuizioni di Roberto De Zerbi. Tra i tanti calciatori che si stanno esaltando c'è l'ex Empoli: il ruolo da trequartista gli si addice, perché è bravissimo negli inserimenti e fondamentale quando la squadra neroverde pressa alta.
57 - ROBIN GOSENS (Atalanta) 6,2
Theo Hernandez, Cuadrado e Hakimi stanno facendo la voce grossa, ma tra i terzini ce n'è uno che da diverse stagioni gioca ad altissimi livelli. Il tedesco è sempre una spina nel fianco delle difese avversarie: non sai mai quando può sbucare alle spalle e colpire. Tre gol in campionato e la solita incisività nelle partite che contano. È migliorato anche in fase difensiva.
58 - DEJAN KULUSEVSKI (Juventus) 6,2
È stato l'autentica rivelazione dello scorso campionato, dove ha trascinato il Parma a suon di gol. Juve e Inter se lo sono contesi, alla fine l'hanno spuntata i bianconeri. Lo svedese ha dovuto aspettare un po' prima di vestire la nuova maglia; poi, al debutto, ha subito messo le cose in chiaro. Le sue prestazioni però non sono state sempre esaltanti, complice anche il massiccio turnover a cui ricorre Pirlo, che ancora non ha trovato un assetto definitivo e un undici titolare.
59 - FELIPE CAICEDO (Lazio) 6,2
La Zona Cesarini, già nella scorsa stagione, era stata ribattezzata Zona Caicedo. E anche nella prima parte del campionato l'attaccante ecuadoriano ha confermato la sua abilità nel trovare il guizzo decisivo nei minuti finali. Non è sufficiente per insidiare l'inamovibile Immobile, ma il suo contributo è sempre determinante.
60 - MATTEO POLITANO (Napoli) 6,2
Forse il meno "pubblicizzato" tra gli attaccanti del Napoli, ma sicuramente uno di quelli su cui Gattuso può puntare a occhi chiusi. Giocate in velocità, gol belli e spesso pesanti, sta dimostrando di poter giocare ad alti livelli e può ritagliarsi un ruolo molto importante fino alla fine della stagione.
61 - KOSTAS MANOLAS (Napoli) 6,19
Il primo anno non è stato indimenticabile, ma con Gattuso le cose a livello difensivo sono migliorate e anche il difensore greco ha beneficiato delle cure del tecnico calabrese. Una sola insufficienza per ora, a testimoniare l'ottimo livello di prestazioni offerte.
62 - MORTEN THORSBY (Sampdoria) 6,19
Insieme al giovane Damsgaard è tra le sorprese più liete della Sampdoria di Claudio Ranieri. A 24 anni è ormai un punto fermo della squadra blucerchiata e della talentuosissima nazionale norvegese. È probabile che il suo nome sia già sui taccuini di qualche club di Premier o Bundesliga.
63 - HANS HATEBOER (Atalanta) 6,18
Due reti in undici partite, solito apporto importante in termini realizzativi nell'Atalanta di Gasperini, che però ha faticato più del previsto nella prima parte della stagione nonostante una rosa complessivamente più forte. Il terzino olandese resta un punto fermo, titolare inamovibile anche a causa delle risposte non proprio soddisfacenti date da Depaoli e Piccini, poco utilizzati per motivi diversi.
64 - NAHITAN NANDEZ (Cagliari) 6,18
Da quando è arrivato in Sardegna, l'ex Boca ha vestito subito i panni del trascinatore. Quantità e qualità, testimoniate dai numeri: tanti palloni recuperati, un gol e un assist. Per Di Francesco è imprescindibile, come mezzala o esterno offensivo, ma le sirene del mercato continuano a essere molto rumorose.
65 - ANTONIN BARAK (Hellas Verona) 6,18
A Udine e a Lecce si era fatto apprezzare per l'ottimo tempismo negli inserimenti e la capacità di rendersi pericoloso nell'area avversaria, oltre che per il grande lavoro in fase di non possesso. Con Juric sta diventando un centrocampista completo e ha già segnato tre reti. Assente per squalifica nelle ultime due giornate, lo rivedremo nel 2021.
66 - GAETANO LETIZIA (Benevento) 6,17
Gol pesanti, spinta costante sulla fascia destra. Se il Benevento di Pippo Inzaghi sorprende è anche grazie alle prestazioni del suo terzino, protagonista assoluto in questo avvio di stagione. Tre reti in quattordici partite, quattro 7 e un 7,5 in pagella. Un avvio da sogno.
67 - ROBERTO SORIANO (Bologna) 6,17
I suoi voti si legano spesso alle reti (tante) che riesce a segnare. Mihajlovic ha saputo esaltarne le qualità: inserimenti senza palla e conclusioni dalla distanza sono ormai il suo marchio di fabbrica e gli hanno permesso di incidere più degli attaccanti. Quando è in giornata no, però, ne risente tutta la squadra ed è l'unica pecca.
68 - IVAN ILIC (Hellas Verona) 6,16
Due giorni fa è andato a segno contro l'inter, di rapina e come un vero centravanti. Nel Verona di Juric tutti i giocatori devono essere in grado di ricoprire più posizioni, e così anche il ragazzo arrivato in prestito dal Manchester United ha giocato come mediano, trequartista, difensore e punta. Quasi sempre con ottimi risultati.
69 - STEFANO SENSI (Inter) 6,16
Oltre al filotto di vittoria, la notizia più bella per Antonio Conte nelle ultime settimane è stata certamente il pieno recupero di Stefano Sensi. Un giocatore che ha caratteristiche uniche e che all'Inter è mancato tantissimo nella fase cruciale, quando i nerazzurri sono stati estromessi dalle coppe europee. Dopo un lungo calvario, l'ex Sassuolo è pronto a riprendersi il posto da mezzala/trequartista e a conquistare la Nazionale.
70 - WOJCIECH SZCZESNY (Juventus) 6,16
Nella Juve che alterna ottime risultati a inspiegabili passaggi a vuoto, il portiere polacco è stato più volte decisivo e ha rimandato in più di un'occasione la prima sconfitta in campionato. Non ci è riuscito contro la Fiorentina, nonostante alcune belle parate. Sempre tra i migliori, non soffre la concorrenza di Buffon, agguerrito a dispetto dell'età.
71 - LUIZ FELIPE RAMOS (Lazio) 6,16
Nei primi 100 non c'è a sorpresa Francesco Acerbi, che è stato uno dei migliori difensori degli ultimi campionati, ma la Lazio mantiene la sua quota grazie all'italo-brasiliano. Frenato come al solito da problemi fisici, Luiz Felipe ha giocato pochissimo in questa stagione ma i suoi voti sono sempre alti. Anche due giorni fa è stato il più positivo nella sconfitta per 3-2 contro il Milan.
72 - PIOTR ZIELINSKI (Napoli) 6,16
Nei due davanti alla difesa, sulla trequarti, esterno offensivo. Dal manuale "I mille modi per impiegare Zielinski", Gattuso ha attinto a piene mani, riservando al polacco un ruolo di jolly e spacca-partite. L'ex Empoli ha sempre risposto presente, anche se questa duttilità potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio e non gli sta garantendo il posto da titolare. Dove preferisce giocare?
73 - GIANLUCA MANCINI (Roma) 6,16
Chris Smalling non ha ancora avuto la continuità della scorsa stagione, così è toccato all'ex atalantino prendere sulle spalle il peso della difesa giallorossa. Con ottimi risultati, visto che è il migliore della retroguardia di Fonseca: il gol segnato ieri, decisivo nella vittoria contro il Cagliari, conferma anche le sue qualità quando si tratta di offendere.
74 - LORENZO PELLEGRINI (Roma) 6,16
Sente il peso della fascia e di un'eredità impossibile e forse è per questo che non riesce ancora ad esprimere al massimo tutte le sue potenzialità. Poi sono arrivati anche gli infortuni a rallentarne la crescita. Il centrocampista, però, resta un punto di forza della Roma e riferimento importante per i compagni, sia sulla trequarti che davanti alla difesa.
75 - MILAN SKRINIAR (Inter) 6,15
Una delle più grandi sorprese della nostra TOP 100. Lo slovacco, che un anno fa aveva sofferto il cambio di modulo, è addirittura davanti al "ministro della difesa" nerazzurra, Stefan de Vrij. È cresciuto, è entrato nei meccanismi di Conte ed è tornato a esprimersi a livelli altissimi, quelli che due anni fa avevano letteralmente fatto schizzare la valutazione sul mercato.
76 - DIEGO DEMME (Napoli) 6,14
Sarà anche poco appariscente, ma quando è in campo si sente e il Napoli sembra avere molto più equilibrio. L'arrivo di Bakayoko lo ha relegato a un ruolo di comprimario e deve sgomitare di più per farsi strada tra i titolari: solo sette voti a referto, che però danno l'idea di quanto l'italo-tedesco possa dare alla squadra di Gattuso.
77 - GONZALO VILLAR (Roma) 6,14
Anche lui, come Demme, si lascia apprezzare maggiormente per il lavoro sporco. È innegabile però la crescita sul piano tecnico e della "presenza" in campo: lo spagnolo è diventato intoccabile nel centrocampo giallorosso e forma, insieme a Jordan Veretout, una delle migliori cerniere centrali del campionato. Il suo rendimento, in questa stagione, è cresciuto in maniera esponenziale.
78 - MATTIA PERIN (Genoa) 6,13
Genova è la sua casa, la maglia rossoblù una seconda pelle. Finalmente sta trovando anche la continuità tanto sognata in passato: gli infortuni gli stanno dando tregua ed è tornato a essere il portiere affidabile che sembrava potesse raccogliere l'eredità di Buffon. Le cose, purtroppo per lui, sono andate diversamente, ma ha ancora tanti anni per rifarsi (con gli interessi) della sfortuna.
79 - SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC (Lazio) 6,13
Da anni è uno dei migliori centrocampisti della Serie A, punto di riferimento della Lazio di Simone Inzaghi. Anche nella prima parte del campionato si conferma ad altissimi livelli: tre reti e quattro assist, un rendimento sempre straordinario sporcato da qualche prestazione non all'altezza. Quando non è al meglio, i capitolini ne risentono.
80 - ANTONIO MIRANTE (Roma) 6,13
A 37 anni, in modo piuttosto sorprendente, si è ritrovato titolare di quella che oggi è la terza forza del campionato. I demeriti di Pau Lopez (troppe "uscite a vuoto") sono evidenti, ma la sua abnegazione è lodevole. Si è calato nel ruolo perfettamente e ha sfoderato tante prestazioni di altissimo livello.
81 - IVAN PROVEDEL (Spezia) 6,13
Tante parate decisive, che hanno portato qualche punto alla formazione ligure. Su tutte il rigore neutralizzato in pieno recupero a Barrow, che ha evitato la rimonta contro il Bologna. Per le neo-promosse, oltre alla scelta dell'attaccante, è importante soprattutto quella del portiere e lo Spezia si è affidato a quello giusto.
82 - FEDERICO BARBA (Benevento) 6,12
Nove partite giocate con grande personalità, facendo valere l'esperienza maturata nonostante i 27 anni di età. Il difensore che ha giocato in Spagna e Germania ha finalmente messo radici in Italia e sta mettendo in mostra tutte le sue qualità. Inzaghi ha saputo toccare le corde giuste e lui sta sfoderando ottime prestazioni.
83 - GABRIELE ZAPPA (Cagliari) 6,12
Una delle rivelazioni della prima parte del campionato. Il terzino del Cagliari si è preso prepotentemente la fascia destra a suon di scorribande e assist. Quando attacca sa essere devastante, ma anche in fase difensiva è sempre attento e preciso. Per essere un '99 alla prima esperienza in Serie A, le premesse sono più che buone.
84 - STEFAN DE VRIJ (Inter) 6,12
Il baluardo difensivo dell'Inter di Antonio Conte a sorpresa non occupa una posizione nobile in classifica. Colpa di qualche prestazione non proprio all'altezza, anche se nelle ultime giornate ha contribuito in modo determinante alla risalita prepotente dei nerazzurri in classifica. L'olandese è sempre presente, imprescindibile per una squadra che ha l'obbligo di vincere lo Scudetto.
85 - DANILO (Juventus) 6,12
Una delle più riuscite invenzioni di Andrea Pirlo. Il brasiliano ha giocato gran parte delle sue tredici partite in campionato da centrale nella difesa a 3, prevalentemente a sinistra, ma è stato utilizzato anche come terzino sulla corsia mancina per sopperire all'assenza di Alex Sandro. Una duttilità particolarmente apprezzata, che lo rende uno dei migliori bianconeri per media voto.
86 - AARON RAMSEY (Juventus) 6,12
Andrea Pirlo ha più volte ribadito il suo apprezzamento nei confronti del gallese, che in alcune partite è stato determinante con i movimenti e le giocate. La sua classe non si discute, resta solo da vedere se riuscirà a trovare un po' di continuità e soprattutto di pace dopo i tanti infortuni accusati in passato. La Juve, con lui, può fare un salto di qualità non indifferente.
87 - ANDREA PETAGNA (Napoli) 6,12
Pochissimo spazio nelle prime giornate, poi la sfortuna altrui (Osimhen prima, Mertens poi) gli ha consentito di mettere nelle gambe minuti importanti e di farsi notare con qualche gol. Un attaccante di scorta che molti vorrebbero avere e che lotterà fino alla fine per mettere in difficoltà mister Gattuso. Per ora la sua esperienza con la maglia azzurra è positiva.
88 - NIKOLA MILENKOVIC (Fiorentina) 6,11
In estate lo hanno cercato tante big, ma Commisso ha resistito agli assalti e ha blindato il suo gioiello. Prestazioni quasi sempre ottime, sempre più leader della difesa nonostante la giovane età e conscio delle proprie qualità. Il serbo sarà ancora pezzo pregiato nelle prossime finestre di mercato e sarà difficile trattenerlo ancora a lungo, ma le ambizioni della Fiorentina passano anche dalla sua conferma.
89 - GIAN MARCO FERRARI (Sassuolo) 6,11
Il suo rendimento ha attirato molti club di Premier, che lo stanno monitorando attentamente. Nonostante il Sassuolo sia una squadra dalla chiara vocazione offensiva, le qualità del difensore stanno emergendo settimana dopo settimana. Anche Mancini lo ha notato e lo ha riportato in Nazionale a due anni di distanza dall'ultima chiamata. Ora deve solo confermarsi.
90 - RUSLAN MALINOVSKYI (Atalanta) 6,11
La "riserva di lusso" ora può finalmente puntare alla maglia da titolare. L'addio quasi scontato del Papu Gomez apre nuovi scenari in casa Atalanta. Il trequartista ucraino proverà a ritagliarsi più spazio: finora ha giocato meno di 600', mettendo a segno un solo gol. La concorrenza però è agguerrita e non sarà comunque semplice sostituire un giocatore che ha fatto la storia recente del club orobico.
91 - ANTONIO CANDREVA (Sampdoria) 6,11
Nelle prime giornate ha subito cercato di essere leader, poi qualcosa si è inceppato ed è arrivata la rottura con Ranieri, che non lo ha convocato per la sfida contro l'Hellas Verona. Per fortuna il caso è rientrato e l'ex Inter si è rimesso a disposizione del mister e dei compagni. Ieri ha giocato 17' e ha firmato un assist (il quarto stagionale), inutile nella sconfitta per 2-3 contro il Sassuolo.
92 - SIMONE BASTONI (Spezia) 6,11
Tra le sorprese più liete dello Spezia di Vincenzo Italiano c'è l'esterno classe 1996. Corsa, qualità e tanta personalità, un inizio di stagione folgorante per un giocatore che finora si era lasciato apprezzare solo nelle categorie inferiori.
93 - NAHUEL ESTEVEZ (Spezia) 6,11
Il cervello del centrocampo della formazione ligure, una mezzala brava negli inserimenti offensivi e capace di arrivare spesso alla conclusione. L'argentino è arrivato in prestito dall'Estudiantes ma non farà fatica a restare in Europa, se continuerà ad offrire prestazioni di questo tipo.
94 - GIULIO MAGGIORE (Spezia) 6,11
Era l'uomo più atteso nello Spezia che per la prima volta nella storia si è affacciato nella Serie A. E il cocco di casa non sta deludendo le aspettative: dopo aver fatto la voce grossa negli ultimi anni in cadetteria, si è subito preso la scena a suon di ottime prestazioni. La personalità non gli manca, così come l'intelligenza tattica. Per lui è una stagione fondamentale.
95 - FEDERICO CHIESA (Juventus) 6,1
La Juventus lo ha voluto fortemente, strappandolo alla Fiorentina quasi allo scadere del mercato. Il figlio d'arte ancora non è entrato nel cuore dei tifosi bianconeri e di Andrea Pirlo, che comunque ha diverse alternative sulle corsie esterne. Un solo gol, quello bellissimo contro l'Atalanta, e 4 assist. Per adesso è rimandato, ma la stagione è lunga.
96 - ANTE REBIC (Milan) 6,1
Chiude il 2020 come l'aveva cominciato, con un gol (il primo stagionale in Serie A) e una prestazione maiuscola. Pioli lo ha schierato centravanti in molte occasioni per sopperire alla mancanza di Ibrahimovic e lui si è sempre messo a disposizione, ma le cose migliori le fa quando parte da sinistra e gode di maggiore libertà. Mancava solo lui all'appello, è importante che si sia sbloccato.
97 - RICK KARSDORP (Roma) 6,09
I problemi fisici sembrano essere alle spalle ed è un'ottima notizia per Paulo Fonseca. Il terzino olandese garantisce qualità sulla corsia destra: lo dimostra lo stop orientato che manda al bar Lykogiannis nell'azione che ha permesso a Dzeko di segnare il gol del momentaneo 2-1 contro il Cagliari. Un "acquisto" quasi inatteso per una squadra che ha sorpreso e ha raccolto ottimi risultati nella prima parte del campionato.
98 - FEDERICO DIMARCO (Hellas Verona) 6,08
La dote più grande di Ivan Juric è quella di riuscire a esaltare quasi tutti i giocatori che ha a disposizione. Il terzino non è un'eccezione: i problemi fisici di Lazovic gli hanno permesso di farsi notare e giocare con continuità, mostrando una maturità quasi inaspettata. Può essere la stagione della svolta e della consacrazione. L'Inter ne segue i progressi e potrebbe finalmente decidere di puntare su di lui.
99 - LUIS ALBERTO (Lazio) 6,08
Non segnava dal 24 ottobre (unico gol stagionale), ha realizzato due reti nelle ultime due partite. Un talento cristallino, tra i migliori giocatori dello scorso campionato, che non sempre si è espresso al meglio nelle prime 14 giornate. La Lazio fa fatica, la sconfitta di San Siro brucia e il distacco dalle prime aumenta. Ma Inzaghi può essere fiducioso in vista del 2021, in cui dovrà cercare una grande rimonta anche con l'aiuto dello spagnolo.
100 - SAMIR (Udinese) 6,07
Sempre presente, un gol nella vittoria contro il Parma. Punto fermo dell'Udinese, impiegato come centrale sinistro nella difesa a tre oppure come terzino. A 26 anni, il brasiliano ha raggiunto la maturità e proverà a guidare la sua Udinese verso una salvezza tranquilla, anche se l'ultima prestazione è stata caratterizzata da qualche sbavatura di troppo.