Leggo - Tagli al Toro, ne fa le spese Pigino
Fonte: www.leggonline.it
Voleva un programma snellente, si ritrova più grasso di prima. L’unico ad aver fatto le spese della forbice di Cairo è stato Pigino, figura storica del settore giovanile, licenziata in tronco per risparmiare 40mila euro. Se il buon giorno si vede dal mattino, nel Toro che taglia ancora le radici è notte. Il potatore Foschi sembra un vigile piazzato all’ora di punta sul raccordo anulare di Roma, dove il caos è sovrano: il dovere è sbrogliare gli ingorghi. Ma la realtà è spesso diversa dalle intenzioni. Come nel Toro. Dove il punto cardine del programma della rinascita (vendere) viene sconfessato dalle prime operazioni di mercato: il centrocampista Gorobsov va a congestionare un reparto che ora conta nove elementi e porta il totate della rosa a disposizione di Colantuono a venticinque: il numero comprende anche Masiero e Valtulina, tornati alla base dopo le comproprietà con Ancona e Pro Sesto.
Anche senza i due - a Torino sono di passaggio - sarebbe un gruppo spropositato per la serie B, e anche fuori legge: le ultime normative della categoria prevedono che ogni club possa tesserare diciannove calciatori, compresi due portieri, e quattro “bandiere“ - cioè che vantano almento tre anni di militanza nel settore giovanile - mentre non ci sono limiti per i nati dopo il 1987. Il Torino è in difficoltà e non è una novità, alla luce delle ultime compravendite concluse sempre sul filo di lana. Pensa a comprare, perchè nell'altra voce è bloccato da richieste eccessive ed è ostaggio di ingaggi fuori dai parametri normali. Ma poi bisognerà affrontare il problema, con il rischio concreto di svendere.
Il primo a salutare può essere Sereni, per il quale c'è una trattativa avviata con il Bologna e la distanza tra domanda e offerta si è ridotta a un milione e mezzo. Qui la domanda sorge spontanea: perchè privarsi di una delle poche colonne affidabili della squadra senza aver trovato una valida alternativa, con la prospettiva di riaprire il dilemma storico del Toro, quello di un’adeguata risposta tecnica tra i pali? Comunque vada, le prossime 48 ore saranno decisive anche per la volata a tre che stanno correndo Belingheri dell’Ascoli, Parola del Cagliari e Nainggolan del Piacenza. De tre centrocampisti - ognuno con caratteristiche diverse - il favorito è l’ascolano, che Foschi conta di ingaggiare nonostante la forte pressione di club di A, tra cui il Cagliari. Nell’agenda del dirigente, altri tre appuntamenti chiave: con il Chievo per Bentivoglio e Italiano (scambio con Saumel e Zanetti), il Palermo per Lanzafame, il Parma per Barone.