Livorno, Castellini: “La sconfitta con il Toro è un brutto colpo, ma dobbiamo pensare già alla prossima gara”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il difensore ritiene che già con il primo gol di Immobile la partita sia cambiata, poi con il secondo è diventato tutto più difficile. Castellini è riuscito a tener testa a Cerci in alcune occasioni raggiungendo così un obiettivo.
Il Torino vi ha schiacciato in difesa, però forse voi avete lasciato un po’ troppo l’iniziativa a loro?
“Sicuramente il Torino ha e Ventura gliela ha data un’identità di gioco importante. Ricordo anche che nelle ultime partite che il Torino ha giocato ha schiacciato gli avversari nella loro metà campo, è accaduto così anche nel derby e la Juventus ha accettato di stare compatta nella sua metà campo per poi ripartire. Questa era un pochino anche l’idea che avevamo noi per affrontare il Torino. Da un certo punto di vista non siamo stati brillantissimi, ma siamo riusciti a contrapporci abbastanza bene a Cerci e Immobile e alle loro giocate, quando abbiamo preso il gol su palla inattiva è cambiato l’andamento del primo tempo, ma questo non vuol dire che quell’episodio ha cambiato tutto perché il Torino ha avuto anche altre occasioni per segnare e avrebbero potuto farlo. E’ indubbio che il primo gol di Immobile ha cambiato l’inerzia della partita e noi avremmo potuto ripartire e se il tiro di Belfodil fosse andato un po’ meglio avremmo anche potuto pareggiare e sarebbe stata una gara più simile a quella dell’andata”.
Nella ripresa dopo il secondo gol di Immobile però la partita è cambiata completamente e avete lasciato anche molti più spazi al Torino finendo per agevolarlo.
“Sì, chiaramente poi ognuno di noi ha cercato di fare qualche cosa in più finendo per agire singolarmente e non a livello di squadra, ma è una questione di generosità e non di mancanza. Purtroppo abbiamo subito di più finendo per prendere anche il terzo gol. E’ stato un brutto colpo, però, come avevo detto la settimana scorsa dopo la vittoria con il Bologna, bisogna avere equilibrio tra di noi ed è importante sapere che una settimana possiamo essere da una parte e la successiva dall’altra (tra le ultime tre oppure no, ndr) ed è fondamentale essere vivi e poterlo dimostrare e con il Torino non lo siamo stati pienamente, ma fra qualche giorno c’è un’altra partita e poi altre otto, quindi le possibilità ci sono”.
Lei ha avuto un paio di uno contro uno in campo aperto con Cerci come pochi difensori sono riusciti a fare senza essere lasciati indietro di qualche metro, sta vivendo un periodo di forma ottimale?
“Quando si affrontano giocatori come Cerci si cerca di partire un attimo prima altrimenti non si arriva a contrastarlo. Quando si affrontano giocatori che hanno qualità da campioni secondo me bisogna usare anche l’esperienza e cercare di limitarli, già con il fatto di non permettere loro di fare quello che è il loro pane si raggiunge l’obiettivo”.