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Lotito e i mali del calcio: "I Paperoni sono solo calciatori e agenti"

di Federico Danesi

Claudio Lotito, ospite al Festival dello Sport di Trento organizzato da RCS, spiega quanto è difficile mandare avanti un club di Serie A: "Qui i Paperoni sono solo i calciatori e gli agenti, ma i presidenti delle società di calcio fanno i conti alla lira. I patron coglion che mettono i soldi però non esistono più. I fondi fanno investimenti di carattere finanziario ma poi ci sono i romantici che pensano che il calcio sia didascalico e possa suscitare emozioni. Servono norme per cambiare il sistema: i problemi della Lega Pro sono diversi da chi prende 4 milioni a stagione…".  E cita il suo caso: "Quando sono arrivato la Lazio fatturava 84 milioni e ne spendeva 86. E aveva oltre 500 milioni di debiti. Oggi è impensabile, altrimenti non ti iscrivi al campionato. Abbiamo norme sportive stringenti. Ma ci sono altre cose aberranti, retaggio di norme di tanti anni fa".


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