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Maksimovic: "Sono in sintonia con Ventura. Al Torino perchè c'è lui"

di Marina Beccuti

Nikola Maksimovic, che vedrà nascere il suo primo figlio a breve, ha parlato di sè e della sua esperienza in Italia in esclusiva al Tuttosport. Per quanto riguarda il suo impatto con il calcio italiano è soddisfatto: "Le partite sono combattive: questo è il calcio che mi piace. E poi sono in sintonia con il tecnico anche se gli allenamenti sono molto intensi. Sono soddisfatto per come mi hanno accolto i tifosi e la società. I compagni e lo staff mi stanno aiutando sia nella lingua sia nell’apprendere i movimenti giusti".

Il difensore della nazionale serba ha spiegato perchè ha scelto il Torino, nonostante fosse corteggiato da altri club come Juventus (che vorrebbe riprovarci...), Milan e Manchester City. La sua situazione era abbastanza intricata: "Un anno fa potevo andare al Fulham, avevo già fatto le visite mediche, poi non ho ottenuto il permesso di lavoro. Nel frattempo il mio cartellino è passato a una fondazione cipriota. Con la Stella Rossa c’era l’accordo che sarei rimasto fino a fine stagione ma la promessa di giocare non è stata mantenuta. Sapevo che si erano interessati a me club blasonati ma non potevo andarci da disoccupato. Per aspirare a una grande bisogna essere titolare nella squadra di provenienza. In quel frangente si è inserito il Torino: l’ho preferito ad altre due offerte. Sapevo che c’era Ventura: a lui piacciono i giovani, soprattutto difensori, ero convinto che fosse la scelta giusta e che avrei avuto la sua fiducia".

Maksimovic ha poi spiegato perchè il gioco di Ventura è vincente: "Insiste molto sul fatto che l’azione deve partire dal portiere, passare a difensori, centrocampisti e poi attaccanti. Non vuole nessun lancio lungo o che si butti via la palla. Ovviamente, non bisogna neppure rischiare. Un credo vincente perché i risultati sono arrivati se è da così tanti anni che il Toro non era così in alto".

Il giocatore serbo rimane con i piedi per terra dimostrando di essere già maturo per la sua età, 22 anni: "Mancano pochi punti per agganciare il treno europeo però il nostro primo obiettivo è la salvezza. Poi se succede saremo felicissimi, ma non deve diventare un’ossessione".

Maksimovic ha anche motivo per elogiare il suo ex ct della Serbia, che nel frattempo è tornato in Italia ad allenare la Sampdoria, Sinisa Mihajlovic: "E’ stato lui a consigliarmi di accettare il Torino, ha fatto tanta esperienza in Italia, conosce Ventura e mi ha dato pure delle dritte. Mi piacerebbe in futuro ritrovarlo". 


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