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Mercato negativo. Cairo a gennaio non ha rinforzato il Torino

di Elena Rossin
Fonte: Tmw
Urbano Cairo

Un calciomercato negativo. E' il giudizio finale sul Torino, in un gennaio in cui non ha concluso nemmeno un acquisto. Non ci sono volti nuovi: il presidente Urbano Cairo ha pensato soltanto ad incassare. Come da Bonifazi, ceduto alla Spal in prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro. E poi ci sono stati gli addii di Iago Falque e Parigini (girato dal Genoa in prestito alla Cremonese), oltre alla sorpresa dell’ultima ora: Laxalt, infatti, ha fatto rientro al Milan. Una sorpresa, ma i rossoneri hanno avuto problemi per chiudere l’operazione Robinson e hanno richiamato alla base l’uruguayano.

E con chi l’ha sostituito Cairo? Nessuno, come avvenuto con Iago e Parigini: è il terzo gennaio consecutivo che si chiude senza acquisti, ma ora si apre una falla sugli esterni. A Mazzarri ne sono rimasti tre, alla fine non è arrivato né Sabelli dal Brescia e nemmeno Busi, il classe ’99 del Charleroi rimasto un’idea non andata in porto. Il bilancio finale, dunque, è di quattro cessioni a fronte di zero acquisti: un finale che lascia perplessi, anche perché il club di via Arcivescovado è tra i pochi a non essersi rinforzato in tutta la serie A.

Anche la Lazio, ad esempio, ha concluso il mercato senza acquisti, ma i biancocelesti hanno una squadra già costruita per diventare grande, addirittura da prendersi il lusso di contendere lo scudetto a Juve e Inter. Il Toro, invece, nonostante l’Europa sia lontana e la squadra avesse palesato la necessità di innesti a centrocampo e, con l’addio di Laxalt, anche sulle fasce, ha deciso di non intervenire.
La domanda sorge spontanea: ma le ambizioni quali sono? La piazza, già bollente per i risultati maturati fino a gennaio, è sul piede di guerra. E dopo questo “non mercato” è a dir poco furente.


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