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Mihajlovic in visita in Sisport: piacere o lavoro?

di Giulia Borletto

L'ex allenatore della Fiorentina, Sinisa Mihajlovic è da qualche mese il ct della Serbia. Questa mattina ha fatto visita alla Sisport, ecco l'intervista realizzatagli e pubblicata sul sito ufficiale del club granata.

Signor Mihajlovic, presto o tardi potremo vedere Alen Stevanovic allenato da lei in Nazionale?
"Non tardi, accadrà presto, molto presto. Sono venuto a Torino anche per questo, per parlare con il ragazzo. Per conoscerlo meglio, perché per me è fondamentale anche il fattore umano, non solo la qualità tecnica. Ebbene, se Alen continuerà così, se giocherà con continuità, posso già dire che ho intenzione di convocarllo per le prossime due partite di qualificazione ai Mondiali del 2014".

Una bella soddisfazione per tutto il Torino, non solo per il ragazzo.
"Con Ventura Stevanovic è cresciuto tantissimo, e potrà ancora migliorare ulteriormente".


Visto dall'esterno, che impressione le ha fatto il Torino?
"Ho visto la partita contro l'Inter, in tv, e ho potuto ammirare la solita solidità delle squadre di Ventura: i giocatori sanno sempre quello che vogliono e che debbono fare. Sono venuto qui alla Sisport anche per questo, per parlare con il mister, per confrontarmi con lui: Ventura resta uno dei miei allenatori preferiti".

Un bellissimo attestato di stima per il tecnico granata.
"Non è un mistero, sono cose che lui sa perché le ho dette più volte, in televisione, dopo averlo affrontato da avversario. Con la mia Nazionale interpreto un sistema di gioco molto simile al suo 4-2-4, perciò voglio confrontarmi con lui su alcune situazioni di gioco. Tipo la fase offensiva, il possesso palla, la fase difensiva... Da selezionatore di una Nazionale ho molto più tempo a disposizione, e così vado a vedere gli allenatori che piacciono a me, quelli da cui posso imparare".

Quale ruolo può ritagliarsi il Torino in questo campionato?
"L'obiettivo dichiarato del Torino è la salvezza. Io non vorrei portare sfiga, ma conoscendo Ventura, la qualità dei giocatori e il meraviglioso pubblico granata credo di potermi esporre tranquillamente: il Toro ha tutto per raggiungere il suo obiettivo".

Nei giorni scorsi Alessio Cerci ha speso parole bellissime su di lei, spazzando via le voci di vecchie incomprensioni...
"Con Alessio ho tuttora un bellissimo rapporto, ci sentiamo spesso. Potenzialmente, nel suo ruolo, è uno dei giocatori più forti in Italia. Con me, nei mesi in cui abbiamo lavorato assieme a Firenza, ha dimostrato d'essere un esterno offensivo da Nazionale. Io spero che lo diventi a Torino, con Ventura, un tecnico che come me lo apprezza tantissimo".

Di cosa ha bisogno Cerci per diventare un calciatore in grado di fare la differenza?
"Per dare il meglio di sé ha bisogno di allenarsi con regolarità e di essere al 100% dal punto di vista atletico. Nel recente passato è stato condizionato da acciacchi, piccoli problemini che spesso gli hanno impedito di dare continuità al suo lavoro".

A Torino si è presentato in punta di piedi, con apprezzabile umiltà: forse anche per dimostrare che certe etichette non gli appartengono...
"Alessio è un ragazzo buono e generoso, però anche molto timido. Quando conoscerà meglio tutti i suoi compagni si rivelerà un giocatore importante anche nello spogliatoio, perché sa fare gruppo. Io dico che Cerci può dare tanto al Toro, con Ventura potrà davvero fare la differenza".


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