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Nella scelta degli allenatori adesso anche gli algoritmi hanno un peso

di Elena Rossin
Fonte: The Athleti e Corriere della Sera
Vagnati e Cairo

L'ultima tendenza sulle panchine d'Italia e d'Europa: anche top club scartano i big e scelgono nomi nuovi. Fonseca al Milan, Slot al Liverpool, Kompany al Bayern ma anche il Chelsea che dopo l'addio di Mauricio Pochettino ha deciso di puntare sull'italiano Enzo Maresca. La Juventus ha salutato Max Allegri e nei prossimi giorni annuncerà Thiago Motta, la Roma qualche mese fa ha puntato su De Rossi al posto di Mourinho. Che cosa è successo?

C'è un vento nuovo sulle panchine d'Italia e d'Europa e secondo il Corriere della Sera anche gli algoritmi hanno un peso. Gli algoritmi, l’analisi di dati che negli anni si è fatta sempre più sofisticata, incidono. Ma non solo. "Il caso di Slot, descritto da The Athletic, è emblematico: al Liverpool hanno affrontato il post Klopp per prima cosa rafforzando la società, con direttore generale e direttore sportivo. I criteri per la scelta (e i dati analizzati da Spearman, un fisico laureato ad Harvard) sono stati tantissimi, non solo i risultati: le prestazioni, lo stile di gioco, le occasioni da gol, la crescita dei singoli, la compatibilità con i diversi tipi di giocatori, gli infortuni", scrive il quotidiano.

Chissà se al Torino si ispireranno a ciò che ha fatto il Liverpool e se consulteranno un algoritmo per scegliere il nuovo allenatore che prenderà il posto di Ivan Juric?