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Nicchi disgustato per le parole di Commisso, ma la colpa è degli arbitri

di M. V.

"Dico solamente che gli arbitri italiani sono disgustati da questo comportamento". Sono state le parole di Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, in risposta a quanto dichiarato dal neo presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in relazione a quanto accaduto durante la sfida tra Juventus e Fiorentina, in cui il secondo rigore assegnato ai bianconeri, particolarmente generoso, ha di fatto chiuso la gara in un momento in cui i viola si stavano avvicinando spesso alla porta di Sczcesny. Che le dichiarazioni di Commisso fossero inappropriate nella forma, è fuori d'ogni dubbio, chi ricopre cariche tanto importanti dovrebbe dosare maggiormente il linguaggio. Di certo, però, non lo sono nella sostanza, perché anche con il Var a disposizione, che ha comunque ridotto e di molto le nefandezze dei direttori di gara, si sta assistendo ugualmente ad una forte tendenza a favorire spesso, nel dubbio, le formazioni più blasonate, talvolta ignorandone volontariamente (non potrebbe essere altrimenti), l'utilizzo, nonostante poi tali scelte si rivelino sbagliate. Situazioni, queste, che generano a loro volta disgusto da parte dei tifosi delle squadre non di vertice, tra cui anche quelli del Torino, probabilmente i più colpiti in seguito al mal utilizzo nei primi anni dalla sua introduzione. Gli arbitri dunque si sentono disgustati di quanto espresso da Commisso, ma l'origine risiede nelle loro scelte, lasciate oltretutto impunite nelle designazioni successive, a cui nessuno pare voglia porre alcun rimedio, perché va bene così. Basterebbe equità nei giudizi per ridurre la pressione sui fischietti verdi, ma a quanto pare più cambiano le cose e più restano le stesse.