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No fans, no Premier: l'opinione pubblica si riunisce intorno allo stop forzato

di Claudio Colla

I tabloid d'Albione, per una volta, appaiono tutti d'accordo su una tesi: senza tifosi sugli spalti degli stadi inglesi, la Premier League non s'ha da finire. L'ipotesi legata a un prosieguo del campionato più bello del mondo a porte chiuse, magari con la formula di playoff (misura che rappresenterebbe un'autentica beffa per il Liverpool di Klopp, davanti di 25 punti al City di Guardiola, con rispettivamente solo nove e dieci gare ancora da giocare) e playout, non sembra infatti riscuotere alcun tipo di consenso, tra gli addetti ai lavori come tra l'opinione pubblica.

E, mentre il Comitato Olimpico fa ammenda per la tardiva reazione all'epidemia, divenuta poi pandemia, in corso (appare ormai più che probabile il rinvio del grande evento di Tokyo al 2021), i vertici del pallone d'Oltremanica riflettono sul da farsi. L'ipotesi di un'assegnazione a tavolino del titolo nazionale ai Reds, potenziale frutto di un gentlemen's agreement tra le società, non è da escludere.


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