Novellino fa un fioretto per il derby
Fonte: www.cronacaqui.it
Tempo di Quaresima, tempo di fioretti, tempo di rinunce, anche in casa granata. A dare il “buon esempio”, a fare da apripista, a pochi giorni dal tanto atteso derby della Mole, è Walter Novellino. Se De Biasi amava scalare il colle che porta a Superga (l’ha fatto due volte a salvezza ottenuta), per saldare i debiti, l’attuale tecnico granata è pronto a fare rinunce importanti, per la gioia del portafogli del presidente Cairo: «Due mesi di stipendio in cambio di una vittoria nel derby con la Juventus», ha dichiarato ieri al Tg2. Tanta, tantissima roba, visto che il tecnico di Montemarano guadagna 850 mila euro a stagione e due dodicesimi dei suoi emolumenti corrisponderebbero ad una cifra che si aggira intorno ai 140 mila euro.
I PAREGGI NON BASTANO
«Ci tengo molto - aggiunge il tecnico all’indomani dello 0-0 contro il Cagliari - perchè i pareggi non bastano per salvarsi dalla retrocessione». Poi la stoccata al collega Ranieri: «Mi spiace per lui - dice - ma l’Inter è nettamente superiore». E c’è un altro vantaggio, secondo Novellino, da non sottovalutare: «La Juve arriverà al derby con la testa al Chelsea - sottolinea - e noi ne dobbiamo approfittare». Senza dimenticare, che la Juve, scenderà in campo anche stasera per l’andata di semifinale di Coppa Italia e magari arriverà potrebbe arrivare stanca all’appuntamento.
GIA’ DATO
Il ds Foschi, per il Toro, ci ha già rimesso un dito, fratturato durante un discorso fatto a cena alla squadra. «Che volete che mi spacchi un altro dito?», ride il direttore sportivo granata. «Dico piuttosto - continua il dirigente - che per me è un orgoglio partecipare ad un grande derby come quello di Torino. Prima, di stracittadine, ne avevo giocata una sola a Verona. Quello tra Palermo e Catania è un derby diverso, perchè tra due squadre che distano tra di loro centociquanta chilometri». «Pensare di fare un derby per me - aggiunge - è una cosa bellissima. Credo che quella di sabato sera possa veramente essere una delle partite più importanti per la mia carriera, una partita fondamentale anche per la nostra classifica, non va dimenticato».
E IL PRESIDENTE CAIRO?
Chi probabilmente non ci ha ancora pensato su è il presidente Cairo. Oppure, scaramantico come è, ha voglia di tenerselo per sè l’eventuale voto fatto pur di vincere la sua prima stracittadina: «Il derby - spiega il massimo dirigente - è una gara importante, è vero, ma che vale tre punti come tutte le altre. Non dimentichiamo, che dopo sabato sera mancheranno ancora 11 partite alla fine. Poi, quella contro la Juve, è una sfida già così sentita da tutto l’ambiente che non ha bisogno di ulteriori pressioni».
Paolo Casamassima