Ogbonna: "E' stato un black out, siamo pronti a ripartire"
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il vicecapitano ha messo la faccia dopo la sconfitta con il Verona ammettendo l’atteggiamento non idoneo con il quale la squadra è scesa in campo, ma definendo la serata no di ieri sera come un episodio. La squadra è serena perché ha il sostegno del pubblico ed è pronta a ripartire. Ventura che si è assunto la responsabilità della sconfitta non può essere per Ogbonna l’unico colpevole.
Siete rimasti spiazzati dal loro pressing?
“Non siamo rimasti spiazzati dal loro pressing, diciamo che il Verona aveva preparato benissimo la partita e poi sinceramente ci sono stati molti demeriti nostri, siamo entrati in campo un po’ molli non dall’inizio, ma subito dopo. Abbiamo letto male la partita, magari bastava aspettare invece che andare all’assalto. Si potrebbero elencare tantissimi errori, è stato un piccolo black out”.
Che difficoltà avete trovato che vi hanno impedito di provare a ribaltare la situazione?
“Sinceramente non abbiamo avuto nessuna difficoltà, ieri ogni piccola sbavatura è arrivata, in altre partite siamo stati salvati da un palo o da un tiro che finiva fuori, invece il Verona ha azzeccato tutto, basta vedere il loro gol del tre a zero su calcio d’angolo altre volte, qualcuno l’avrebbe spizzicata e la palla sarebbe rimasta li invece è passata sotto le gambe del portiere. Sono stati tutti episodi negativi per noi”.
Il centrocampo del Verona era più folto del vostro, questo vi ha messo in difficoltà?
“No, non ci ha messo in difficoltà. Loro giocavano con un centrocampo a tre, mentre noi a due e arrivavamo un po’ dopo nelle uscite, però io ho visto una grandissima squadra che ci ha messo in difficoltà, lo dico con tutto il rispetto sia nostro sia loro. A noi tocca ripartire, però questo non è un ostacolo. Meglio averli incontrati adesso piuttosto che nel momento che conta”.
Da parte vostra ci sono stati tanti errori individuali e anche qualche sbavatura da parte sua, che non si è abituati a vedere.
“Infatti, ieri sera ci siamo lasciati andare alle piccole sbavature tutti quanti”.
La vediamo sereno nonostante tutto, vuol dire che la macchina non è uscita fuori strada, ma ha solo sbandato?
“Noi siamo sempre sereni perché abbiamo l’appoggio del pubblico che nonostante una partita del genere alla fine tutti ci hanno applaudito e sostenuto. Non abbiamo nessun tipo di pressione esterna, l’unica pressione è quella che ogni giorno dobbiamo fare sempre meglio. Questo, secondo me, è stato un episodio e non può cambiare le sorti del nostro futuro”.
Da un possibile fuga siete passati al riaprire i giochi per la promozione diretta.
“Non è la prima volta, per voi e per noi non è strano, invece sarà strano quando ribalteremo la cosa e cercheremo di avere un maggior margine di vantaggio”.
Lo ha detto lei che questa squadra tutte le volte che ha avuto non un match point, ma un set point in serenità non è mai riuscita a dare una “botta” agli avversari, come mai?
“Magari perché siamo stati troppo sereni, però è vero che quando dovevamo fare il passo “lungo” non ci siamo mai riusciti ed è capitato anche ieri sera. Fa parte del percorso per raggiungere la nostra maturità, mi ricordo l’anno scorso quando ci sono stati momenti ancora più difficili e si parlava di raggiungere l’ottavo o il settimo posto, oggi si tratta del primo. Cerchiamo di migliorare passo dopo passo, non dobbiamo avere fretta. Adesso per quello che abbiamo costruito, mi accodo alle parole del mister, non dobbiamo dimenticarci da dove arriviamo. Questo è un ottimo gruppo e siamo sereni. Aspetto solo l’appoggio di tutti i tifosi e ci rimettiamo in marcia”.
Ventura si è assunto tutta la responsabilità della sconfitta.
“Il mister è una persona molto autocritica e ha le spalle molto larghe, sinceramente mi dispiace per lui perché la colpa non è solo sua, poiché ogni giorno lui cerca di darci tutti gli input possibili per andare in campo e fare bene e poi noi ci mettiamo del nostro. Ieri non abbiamo seguito alla perfezione tutti i suoi input, la reputo una serata storta e poi tutte le responsabilità non se le può prendere il mister perché alla fine in campo siamo in undici, anche dodici tra virgolette. E’ andata male e si riparte per forza non possiamo mica rimanere seduti”.