.

Padelli: “Mi piace pensare che abbiamo quindici punti dalla terz’ultima”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il portiere ha ammesso che il rigore è stato un episodio che ha penalizzato Consigli ed è stato favorevole al Torino. Padelli pensa che prima bisogna raggiungere la salvezza e poi pensare a traguardi superiori.

 

Altra partita vinta e senza subire reti, soddisfatto?

“Sì, è un ottimo periodo per noi come squadra in generale e, come avevo detto qualche settimana fa, riusciamo a realizzare la domenica in campo quello che proviamo in settimana e soprattutto portiamo a casa punti anche senza subire gol, che per un portiere e la difesa è sempre una bella cosa”.

 

Oggi i suoi interventi, soprattutto nel primo tempo, non sono stati particolarmente difficili, magari un paio sono stati più scenici che fatti per salvare la porta da un vero pericolo.

“Sì, il primo tempo è stato abbastanza tranquillo nel senso che sapevamo fin dall’inizio che l’Atalanta sarebbe stata chiusa e coperta e quindi era una partita difficile perché dovevamo essere pazienti e aspettare e proporre il nostro gioco stando pronti a colpire negli spazi nel momento giusto. Come si è visto gli spazi erano pochissimi, ma siamo stati bravi perché siamo riusciti a crearceli”.

 

All’andata era stato penalizzato dall’intervento di Yepes che le ha impedito di parare il tiro di Stendardo, oggi è stato penalizzato Consigli?

“Sì, diciamo che è stato un episodio molto, molto, molto dubbio. E’ stato un episodio favorevole per noi”.

 

L’Europa League è a un punto e se da Milano tornerete con un risultato positivo sarà ancora più vicina?

“Sì, ma io preferisco dire che abbiamo quindici punti dalla terz’ultima ed è una classifica importante per noi e siamo messi bene. Questo è frutto del lavoro durante la settimana, ma continuo a ripetere che bisogna stare con i piedi ben saldi per terra e pensare che dobbiamo raggiungere la salvezza e poi a nessuno da fastidio pensare più in grande, però lo si può fare solo dopo aver costruito una base sicura”.

 

Però a questo punto se ci sono squadre che continuano a marciare a un ritmo inferiore a quello che si pensava potessero tenere e il Torino fa il suo, magari anche più di ciò che si poteva ipotizzare a inizio stagione, è giusto che raccolga quanto guadagna.

“Perché no, nessuno dice che non ci fa piacere pensare un po’ più in grande e stiamo lavorando per quello. Nessuno dirà mai che non vogliamo andare oltre la salvezza o a un campionato tranquillo, però, ripeto, si può andare oltre solamente quando si sarà sicuri di avere il primo obiettivo in tasca. Piedi per terra e continuiamo a lavorare come abbiamo fatto e i risultati arriveranno”.

 

Due giorni fa è arrivata la sentenza definitiva per Gillet che sarà squalificato fino al 16 agosto. Lei è arrivato al Torino come secondo portiere poi è diventato il primo e ora lo sarà fino a fine stagione. Cosa può commentare?

“Non so se sarò io il titolare fino al termine del campionato, in settimana ci giochiamo la maglia in tre, non è una frase fatta, ma la realtà. Da una parte sono contento per Gillet perché almeno si è tolto un peso e ha una data per tornare a giocare e non chiude la carriera. Però dall’altra parte mi dispiace perché continuo a dire che non c’entra assolutamente nulla con i fatti che gli sono stati contestati ed è stato messo in mezzo”.