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Padova, avvocato Grassani: "Sentenza contraddittoria e poco chiara"

di Riccardo Billia

Il legale del Padova, Mattia Grassani, è intervenuto al telefono durante la trasmissione settimanale di PadovaGoal, per parlare della sentenza. Ecco le sue parole: "La vicenda  ha assunto contorni abbastanza paradossali per come è stata ed è tuttora stata gestita. Il Giudice sportivo prima dichiara inammissibile il ricorso del Torino, poi prende in esame il secondo ricordo dei granata, trasmette il tutto alla Procura e arriva con la perizia del perito un verdetto diverso. Abbiamo già tre gradi di giudizio con due procedimenti impugnati, mi pare un approccio molto confuso… Ci sono fatti ancora non emersi completamente, noi stiamo lavorando per portarli a galla. Mancano passaggi fondamentali nell’ultima sentenza del Giudice sportivo e ce ne sono alcuni poco chiari o addirittura contraddittori… Ricordiamoci che alle 17.00 l’impianto funzionava!. Uno degli elementi che verrà utilizzato in sede di ricorso riguarda la regola dei 45 minuti, che l’arbitro può a sua discrezione concedere per il tentativo di ripristino dell’impianto di illuminazione:  “Questo profilo era già stato sottolineato nelle controdeduzioni da noi presentate. L’arbitro ha superato a pie’ pari questo problema forte dell’accordo tra le due società, quindi dove sta la responsabilità oggettiva del Padova? C’erano le condizioni per giocare il giorno dopo in base al suddetto accordo, quindi la colpa per meritare lo 0-3 a tavolino non sussiste".


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