Palermo, D. Lopez: “Belotti è un esempio da seguire, l’ho detto ai miei ragazzi”
Fonte: Elena Rossin
L’allenatore del Palermo, Diego Lopez, ha commentato la sconfitta con il Torino. Queste le sue dichiarazioni:
Nella sua lunga carriera ha visto alti centravanti giovani come Belotti così forti no solo i zona gol, ma anche per gli assist e per la partecipazione al gioco?
“Alla mia squadra prima della partita ho fatto l’esempio di Belotti, che è un ragazzo che hanno avuto come compagno e lo conoscono. E’ un giocatore che non si è mai fermato nel senso che anche se è arrivato in Nazionale continua, non si è posto un limite. Non si è fermato e ha una grande voglia di crescere e questo fa la differenza. E’ un ragazzo che va su ogni pallone e non dico che arrivato in Nazionale avrebbe potuto fermarsi, ma fare qualche cosa in meno e, invece, fa di più. Belotti è un esempio e l’ho detto anche ai miei ragazzi di guardarlo perché merita tutto quello che ha in questo momento”.
La squadra ha retto per il primo tempo andando in vantaggio, però, poi l’assedio del Torino è stato fatale. Forse non era la partita che vi aspettavate?
“No, anzi, ci aspettavamo molto di più dal Torino all’inizio. Sono stati bravi i ragazzi a limitarlo e a segnare, poi, nel secondo tempo è vero che il Toro è venuto fuori, ma è altrettanto vero che i gol che abbiamo preso erano evitabili, nel senso che sono state punizioni e in una di queste sapevamo che Belotti si sarebbe comportato in un certo modo e di conseguenza bisognava avere una maggiore attenzione. Queste distrazioni ci sono costate la partita, secondo me, sono stati errori nostri e sapevamo che il Torino ha giocatori importanti e di qualità”.
Per settanta minuti avete tenuto in scacco il Torino, ha creduto di portare a casa la vittoria?
“Sì, perché la squadra c’era, infatti, ha segnato e ha continuato a essere sempre propositiva. E’ un peccato aver subito questi tipi di gol poiché, come dicevo, erano evitabili e nel momento in cui si fa una partita come quella di oggi e poi commetti questi errori diventa tutto molto difficile, a prescindere dal fatto che se si va a vedere la classifica è rimasto tutto uguale (il Palermo ha sempre sette punti in meno dell’Empoli che è quartultimo, ndr). Dobbiamo eliminare questi errori e si può farlo, abbiamo disputato sessanta-settanta minuti nel giusto modo, ma non si possono subire così dei gol, li si può prendere solo se l’avversario è bravo a crearli”.
I gol che avete subito sono tutti arrivati su palle da fermo, a questo punto della stagione ci sono ancora margini per allenare la squadra a evitare certe situazioni?
“Parlo per il periodo da quando sono arrivato in poi, si può cambiare qualche cosa e si deve migliorare per forza perché la squadra è viva, gioca bene e anche nella partita precedente i giocatori hanno corso tanto e mantengono le distanze fra i reparti corte. Ecco perché dico che bisogna per forza eliminare questi errori e sono fiducioso che si possa farlo. Sappiamo che avremo una partita difficile con la Roma e non possiamo sbagliare più niente”.
Il Palermo ha ancora la speranza di potersi salvare?
“Certo, l’ho detto perché ci credo. Nel momento in cui si vede che la squadra che abbiamo davanti in classifica è ferma si ha l’obbligo di crederci a prescindere anche perché sono fermi da un po’ (quattro gare, ndr). Dobbiamo, però, anche guardare a noi stessi perché se si guarda solo altrove diventa difficile, dobbiamo fare le nostre cose e cercare di conquistare punti”.