Parliamo di cose belle, Lazarevic
Il caso Bianchi ha tenuto banco dopo la vittoria contro il Pescara, oscurando gli effetti positivi dei primi tre punti del 2011. Passata la bufera, almeno così speriamo, non bisogna dimenticare chi è sceso in campo sabato e ha deliziato il palato dei tifosi. Era da tempo che non si vedeva un granata giocare con classe e determinazione come Dejan Lazarevic, che Nesti ha osato accostare timidamente a Meroni. Il giovane sloveno, che ha compiuto 21 anni lo stesso giorno di Bianchi, il 15 di febbraio, ha preso in mano le sorti della squadra correndo sulla fascia per tutti i novanta minuti, inventando finalmente cross importanti per gli attaccanti. Il "bimbo", di proprieta del Genoa, viso simpatico e da discolo, gioca ancora con l'ingenuità di chi si diverte ed è qui il suo segreto, non è inbrigliato nella tattica e decide di inventare secondo l'istinto. Così come ha voluto abbracciare il "suo" capitano quando è entrato in campo e ha segnato grazie ad una sua intuizione.
Bianchi è un po' la sua chioccia, per questo il pulcino ha voluto fargli sentire la sua solidarietà. Il ragazzo era un po' indisciplinato agli inizi della sua avventura in granata e sono stati proprio i senior della squadra ad inquadrarlo, soprattutto Bianchi, che non gli ha mai lesinato rimproveri, come elogi quando se li meritava. Lazarevic non è ancora continuo e intercala prodezze a momenti di abulia, ma è normale alla sua età e qui va comunque difeso, perchè è un talento che il Torino può crescere e far maturare, a patto che a giugno venga riconfermato, perchè il futuro granata passa dai suoi piedi, guai a perderlo. Il caso Bianchi ha tenuto banco dopo la vittoria contro il Pescara, oscurando gli effetti positivi dei primi tre punti del 2011. Passata la bufera, almeno così speriamo, non bisogna dimenticare chi è sceso in campo sabato e ha deliziato il palato dei tifosi. Era da tempo che non si vedeva un granata giocare con classe e determinazione come Dejan Lazarevic, che Nesti ha osato accostatre timidamente a Meroni. Il giovane sloveno, che ha compiuto 21 anni lo stesso giorno di Bianchi, il 15 di febbraio, ha preso in mano le sorti della squadra correndo sulla fascia per tutti i novanta minuti, inventando finalmente cross importanti per gli attaccanti. Il "bimbo", di proprieta del Genoa, viso simpatico e da discolo, gioca ancora con l'ingenuità di chi si diverte ed è qui il suo segreto, non è inbrigliato nella tattica e decide di inventare secondo l'istinto. Così come ha voluto abbracciare il "suo" capitano quando è entrato in campo e ha segnato grazie ad una sua intuizione.
Bianchi è un po' la sua chioccia, per questo il pulcino ha voluto fargli sentire la sua solidarietà. Il ragazzo era un po' indisciplinato agli inizi della sua avventura in granata e sono stati proprio i senior della squadra ad inquadrarlo, soprattutto Bianchi, che non gli ha mai lesinato rimproveri, come elogi quando se li meritava. Lazarevic non è ancora continuo e intercala prodezze a momenti di abulia, ma è normale alla sua età e qui va comunque difeso, perchè è un talento che il Torino può far maturare e deve assolutamente riconfermare, perchè il futuro granata passa dai suoi piedi, guai a perderlo. Il giocatore deve rinforzarsi fisicamente e trovare la via del gol, poi sarà completo per fare la differenza anche in serie A.