Pescara, Blasi: "Abbiamo bisogno di crescere e ritrovarci come squadra"
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Un esordio dal primo minuto un po’ amaro il suo vista la sconfitta.
“Perdere tre a zero non fa mai piacere, per di più era la seconda volta. Dobbiamo rimboccarci le maniche, è l’inizio e quindi ci sarà tempo per ritrovarci soprattutto come squadra. Abbiamo bisogno di crescere ancora tanto, ci sono molti ragazzi nuovi e giovani per cui dobbiamo continuare e crederci un po’ di più”.
L’episodio dell’espulsione di Terlizzi come l’ha visto e quanto vi ha condizionato?
“Sicuramente giocare cin uno in meno non è facile, poi fuori casa con una squadra che ha tentato in tutti i modi di trovare il gol e il risultato, quindi è diventata dura. Bene o male comunque siamo riusciti a tenere il campo abbastanza bene anche in dieci, ma quando abbiamo preso il secondo gol ci siamo un po’ disuniti e con il terzo la partita si è chiusa”.
Anche contro l’Inter eravate partiti bene e poi dopo venti minuti sono iniziati i problemi.
“Sì, buone partenze che però non bastano, soprattutto in serie A bisogna giocare novantacinque minuti con la stessa intensità, con lo stesso ritmo e con la stessa concentrazione. Appena c’è un calo si è puniti e poi è dura riprendere la partita”.
Se contro l’Inter potevate anche segnare con il Torino non avete quasi mai tirato in porta.
“Bisogna cominciare a parlare un po’ meno del passato e guardare avanti. Scordiamoci l’Inter e il Torino e pensiamo alla prossima gara fra quindici giorni con la Sampdoria”.
Adesso come pensate di rialzarvi?
“Ci si rialza tutti insieme, ritrovandoci, crescendo, continuando ad allenarci al massimo. Poi quando arriveranno i risultati diventerà tutto più facile”.
Si aspettava un Torino così?
“Sì, perché conoscevamo che potenzialità ha il Toro in casa. E’ una squadra molto forte e, secondo me, gioca molto bene e quando ha trovato il gol ci ha messo in difficoltà”.
La sosta per la Nazionale arriva al momento giusto per ricaricare le pile?
“Era meglio arrivare alla sosta con un altro risultato, questi quindici giorni ci serviranno per lavorare e per crescere fisicamente e come squadra”.
Le cifre sono impietose già dopo due partite: zero punti, sei gol subiti e nessuno realizzato.
“Sì sono pesanti, ma non spiegano tutto. Siamo all’inizio e dobbiamo crederci senza fasciarci la testa dopo la seconda partita, saremmo degli stupidi se ci facessimo abbattere, bisogna crederci. Conosciamo le nostre difficoltà e i nostri limiti e lavorare su quelli”.