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Pesenti racconta il suo Belotti: "Non ho mai visto nessuno con la sua fame"

di Marina Beccuti

Amici per la pelle, uno ai vertici della serie A, l'altro alla ricerca di un successo che tarda ad arrivare. Si sono conosciuti ai tempi dell'Albinoleffe, quando entrambi avevano tanti sogni nei cassetti.

Massimiliano Pesenti, attaccante della Pro Piacenza, alla Gazzetta dello Sport ha raccontato il suo rapporto con il prolifico attaccante granata.

“Nell'estate 2014 ci siamo tatuati sull'indice destro la parola Who, la canzone di Tujamo che ascoltavamo per caricarci, mentre su quello sinistro io mi sono tatuato Belo e lui Peso come simbolo della nostra amicizia. Ancora oggi ci scriviamo per caricarci prima delle partite. In quella stagione all'Albinoleffe lo riempivo di consigli e lui ne faceva tesoro, non come i giovani di adesso che pensano di avere la verità in tasca, che tutto gli sia dovuto e non ascoltano", ha raccontato Pesenti.

"Andrea ci metteva l'anima per migliorarsi e ha avuto una crescita pazzesca diventando fra i migliori attaccanti in Europa. Non ho mai visto nessuno con la sua fame. Dopo ogni partita mi scrive che mi aspetta in Serie A e che non centro nulla con la Lega Pro, ma da giovane ho commesso tanti sbagli. Ora però sono pronto al salto", ha aggiunto Pesenti, che ha certamente tra i suoi obiettivi quello di sfidare il gallo nella massima serie.


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