.

Prandelli e il codice etico della discordia...

di Marina Beccuti

Si è preso gli applausi del Franchi Cesare Prandelli, dopo essere stato il mister viola per ben cinque anni. Tuttavia non tutti sono d'accordo con il suo codice etico, come ha sottolineato anche Mattia Destro, che ha parlato chiaro, nonostante faccia parte dei trenta pre-convocati del ritiro di Coverciano di questi giorni. "Perchè per me sì e per Chiellini no? Questa domanda non va rivolta a me. Non posso darmi una risposta...", ha detto l'attaccante della Roma, al quale non si può dare torto.

Persino Cristiano Militello, ieri prestato alla Rai per la Partita del Cuore, ha detto, scherzando, ma con un filo di verità, che il codice etico rischia di diventare codice penale se viene applicato male.

A criticare le scelte di Prandelli ci ha pensato anche uno degli esclusi eccellenti come Domenico Criscito, ora allo Zenit: "Normale rimanerci male, ho fatto parte della Nazionale per tanto tempo. Ma la vita va avanti e io devo tornare a fare il mio lavoro. Le parole di Prandelli che si commentano da sole, non mi sono mai sentito né Maldini, né Cabrini che Maradona. Sono un ragazzo semplice e sono contento di essere Criscito”, ha detto a Calcionews24.com