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Presentato il libro "Torino è granata"

di Marina Beccuti

Nella libreria Belgravia di Via Vicoforte a Torino è stato presentato il libro di Paola Strocchio "Torino è granata" che fa conoscere i luoghi della storia granata che si possono trovare in città. Dunque oltre ad essere un viaggio per i tifosi granata è anche un'avventura per i cittadini torinesi scoprire storie sconosciute riguardanti il capoluogo piemontese che l'autrice ha scovato grazie alla ricerca meticolosa che ha fatto attraverso le varie circoscrizioni, personaggi famosi che vivono in città e soprattutto la tanta gente comune che ha le storie più belle da raccontare. Oltre all'autrice e all'editore, Luca Turolla della Bradipo Libri, erano presenti il capitano Tonino Asta e il consigliere comunale Michele Paolino, già presidente della circoscrizione 3. "Ho sempre un po' invidiato i tifosi del Torino, io sono juventino, per questa appartenenza e passionalità. Questo perchè l'amore per una squadra non si esaurisce nell'arco di una partita, ma occupa tanti altri nostri spazi. Il Borgo San Paolo è una bella testimonianza come luogo popolare di Torino, che nasconde anche tanti ricordi legati al Grande Torino perchè qui viveva Loik, ma anche Mazzola e Tomà. Durante lo stop dei campionati per la guerra, i giocatori del Grande Torino avevano capito che agli operai mancava il calcio e così, proprio Mazzola e Loik organizzavano tornei di calcio misti, dove potevano giocare anche i ragazzi comuni. Poi ci sono anche storie legate ai partigiani e alla Resistenza dove il calcio poteva aiutare anche a mandare messaggi perchè durante la confusione della partita si era meno controllati. In Borgo San Paolo c'è un club dedicato al Toro e ha scelto questo posto per vivere anche Tonino Asta".

Ha poi preso la parola l'autrice Paola Strocchio, orgogliosa di presentare il suo libro nel borgo dov'è nata ed è vissuto fino a dieci anni fa, quando il marito "mi ha portato via da qui". "Sono contenta di essere qui. Il contatto con la passione granata in questa zona si è sempre sentito ed è radicato da tempo, grazie non solo ai personaggi famosi che vi abitano ma soprattutto alla gente comune. Io non ho vissuto l'ultimo scudetto perchè ero troppo piccola, ma voglio essere ottimista e pensare che anch'io ne potrò vivere uno perchè sento che il Toro ne vincerà un altro. Io non guardo chi guida il Torino, non mi interessa, conta la squadra e dovrebberlo pensarla così anche quei tifosi che stanno sempre a contestare, a volte il nulla. Sono davvero contenta di aver scritto questo libro che voglio dedicare a mio padre che mi ha raccontato tante storie legate al Toro". La prefazione è stata scritta da Asta, perchè questa scelta? "Per me lui rimane il capitano del mio Torino ed il mio preferito".

 


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