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Quagliarella resta il rimpianto del Toro. Questa sera possibile sfida nella sfida con Bremer

di Elena Rossin
Fonte: La Stampa
Gleison Bremer

Capitano inossidabile della Sampdoria, rimpianto del Toro: non è mai banale il ritorno di Fabio Quagliarella. L'attaccante calcisticamente è cresciuto nel club granata, ma non si è realizzato del tutto nel Torino dove arrivò all’età di dieci anni seppur sia stato uno dei migliori prodotti della scuola del Filadelfia degli ultimi 30 anni, si legge su La Stampa nelle pagine della cronaca cittadina dedicate allo sport.

Mondonico lo fece esordire in Serie A a 17 anni e dai 21 entrò in pianta stabile in prima squadra per volere di Zaccarelli e Cravero, allora direttore generale e sportivo. Dopo il fallimento del club granata fu Ventura a farlo tornare per sostituire Immobile, ma a causa della contestazione della curva per una mancata esultanza contro il Napoli e poi troppo frettolosamente, segnò il gol del vantaggio che portò il Torino alla vittoria contro l'Athletic Bilbao nella notte del San Mamès e due mesi dopo la rete del 2-1 alla Juventus che rappresenta ancora l'unico successo in un derby nell’era Cairo, fu ceduto nell'ultimo giorno del mercato invernale alla Sampdoria.

Questa sera D’Aversa, che ha bisogno di far ripartire la Samp dopo la sconfitta nello scorso turno con l’Atalanta, potrebbe schierarlo titolare e allora al Grande Torino si potrebbe assistere a un bel duello fra l’attaccante Quagliarella e il difensore Bremer, due belle realtà del nostro campionato.


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